SMART ECONOMY, un termine usato per definire un’economia intelligente, composta da una comunità di persone che pensano e lavorano in maniera intelligente, che generano nuove idee per ottenere di più con minor sforzo. Per apportare un significativo cambiamento e migliorare un tessuto economico serve l’impegno e il contributo da parte di tutti i soggetti che in esso operano e vivono (Enti, istituzioni, aziende, cittadini).
L’economia cambia grazie alla scienza e alla tecnologia: il nuovo concetto di smart economy cambia lo scenario in quanto la città diventa il centro degli investimenti e dello sviluppo finanziario; le nuove tecnologie contribuiscono ad orientare il sistema produttivo verso comportamenti migliori, cercando di soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e del territorio.
Per una realtà sempre più VIRTUOSA dal punto di vista economico-finanziario, la smart economy DEVE stimolare l’innovazione, saper attrarre talenti, favorire l’interazione col mondo della ricerca scientifica, agire essa stessa in modo innovativo «contaminando» e «contaminandosi» tramite, ad esempio, gli incubatori d’impresa dove creare start-up innovative, sostenere la crescita dell’imprenditorialità favorendo
la nascita di nuove idee e il loro successivo sviluppo grazie anche all’utilizzo della tecnologia, chiave del futuro economico e sociale.
Anche il settore bancario sta subendo la pressione derivante dalla digitalizzazione principalmente a causa del cambiamento delle necessità dei consumatori. La sempre maggior diffusione degli smartphone ha modificato radicalmente il modo in cui si comunica e si interagisce con il cliente.
I nuovi attori del Fintech stanno riuscendo a guadagnare il proprio spazio all’interno di un settore dominato fino ad ora unicamente da banche tradizionali. Grazie al loro livello di digitalizzazione le società Fintech sono riuscite a suscitare interesse e allo stesso tempo incutere timore ai grandi player del settore bancario, facendo nascere quindi l’esigenza di capire come questi attori digitali riescano a riscuotere un così gran successo con i loro prodotti e servizi innovativi.
L’obiettivo di questo elaborato è quello di comprendere come la collaborazione tra banche tradizionali e i nuovi entranti del Fintech, attraverso il concetto di Open Banking, porti un valore aggiunto per i clienti. Verranno esposti quali saranno i ruoli che le banche dovranno avere per poter competere in un ecosistema di collaborazione oltre alla necessaria trasformazione digitale del settore. Saranno mostrati i diversi approcci alla digitalizzazione per le banche tradizionali assieme ad una previsione sul settore bancario.
La smart economy deve comunque fondarsi continuamente e lanciare spunti interessanti legati alla crescita e alla competitività, per guardare al futuro in un’ottica intelligente, con particolare riguardo all’occupazione.
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Direttore Responsabile QN Economia & Lavoro
Founder Nana Bianca e Dada
CEO e Co-founder Change Capital
Open-es Program Manager e Eni Head of Procurement Innovation
Moderatore del sottogruppo Rigenerazione Urbana del Gruppo di lavoro del Goal 11 dell’ASviS