Modena – Oggi la tecnologia permette di progettare infrastrutture capaci di gestire abilmente ogni tipo di complessità. Tuttavia, è la risposta dei cittadini il vero termometro che consente di misurare i risultati raggiunti nel percorso di trasformazione digitale della pubblica amministrazione. L’ha capito Modena che occupa le prime posizioni tra i comuni capoluogo italiani più maturi dal punto di vista digitale.
Un risultato ottenuto dopo anni di lavoro per gestire la complessità che impone il progresso, tra saperi tecnico-scientifici e saperi umanistici, tra ambienti digitali e ambienti fisici, tra dimensione locale e dimensione globale, integrando in modo inclusivo le nuove tecnologie nell’esistenza degli individui e della società. “Certo, ci lusingano questi risultati. Sono segnali molto incoraggianti per la nostra amministrazione e il nostro territorio” dice Ludovica Carla Ferrari, assessora comunale alla Città smart.
Segnali incoraggianti che, però, responsabilizzano ancora di più chi cerca di governare i cambiamenti imposti dalle nuove tecnologie.
“Ogni volta che raggiungiamo un risultato di questo tipo – prosegue Ferrari – emergono nuovi interrogativi che ci convincono della necessità di lavorare ancora tanto su questi temi. Lavorare soprattutto per far crescere la cultura digitale dei cittadini, con un approccio sempre critico verso le innovazioni tecnologiche. È quello che stiamo facendo mettendo in rete tutti gli enti locali, ma anche i privati, prendendo il tanto di buono che già è stato fatto o che si sta facendo, per esempio nel mondo dell’associazionismo in particolare nel settore del commercio”.
Fare rete con i centri di ricerca, le scuole, il volontariato e il mondo del lavoro è anche l’obiettivo di Smart Life Festival, l’appuntamento giunto alla sua settima edizione, atteso dal 29 settembre al 2 ottobre 2022.
Attraverso l’indagine realizzata tra aprile e maggio da Fpa, società del gruppo Digital360, per Deda Next, è stato analizzato il grado di maturità digitale dei 110 comuni italiani capoluogo sulla base di tre dimensioni: ‘Digital public services’, il livello di disponibilità online di 20 tra i principali servizi al cittadino e alle imprese; ‘Digital PA’, l’integrazione dei Comuni con le principali piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l’informatica pubblica; ‘Digital Openness’, che misura il grado di apertura delle amministrazioni comunali in termini di numerosità e interoperabilità degli open data e il livello di comunicazione con i cittadini attraverso i canali social.
Modena migliora le proprie performance e conferma il proprio posizionamento nella fascia alta tra i Comuni più talentuosi.
“A questi risultati, frutto del Piano digitale del 2020, siamo arrivati con un percorso avviato diversi anni prima – spiega l’assessora Ferrari – e ora proseguiamo il lavoro con interventi strutturali come la posa di fibra ottica, il wireless e la telefonia. Ma anche attraverso lo sviluppo del Data Center inaugurato lo scorso anno, la diffusione dei servizi digitali per i cittadini e progetti speciali come quelli sull’automotive, in collaborazione con Unimore e aziende del settore”.
Un aspetto importante del Piano è la crescita della cultura digitale tra i cittadini di tutte le età, con diversi progetti rivolti anche ai bambini e agli anziani. “Il festival della cultura digitale quest’anno sarà dedicato al tema ‘Umanesimo 5.0’ per indagare sul rapporto tra uomo e tecnologia, per un rinascimento digitale che metta al centro le persone, valori e diritti, e non gli algoritmi e le macchine”.
Il successo della transizione digitale spinta dal Pnrr dipende molto, come sottolineato fin dal varo del Piano dal premier Draghi, dalla capacità degli enti comunali di approcciare l’opportunità che si è creata.
“La nostra esperienza, maturata lavorando stabilmente con 800 Comuni, ci dice che serve una visione sul futuro guidata dalle più alte aspirazioni di servizio e gestione del pubblico, che sia al contempo molto concreta – commenta Fabio Meloni, CEO di Deda Next –. Modena, con la quale collaboriamo sul fronte dei servizi digitali e sulla valorizzazione dei dati georeferenziati, è tra i comuni più virtuosi e continua a lavorare per migliorare ulteriormente la propria maturità digitale”.