Cesena – Quali sono le priorità chieste dai cesenati al Comune? L’intento di creare un rapporto di partecipazione diretta tra l’amministrazione pubblica e la comunità, in città si è tradotto in una rete di contatti tra le parti, pensati per aumentare il coinvolgimento continuativo nelle scelte strategiche di palazzo Albornoz, aggregando in questo processo anche i consigli di quartiere.
Proprio nel corso degli incontri che sono stati organizzati nelle varie frazioni del territorio è emerso per esempio il fatto che una delle esigenze maggiormente avvertite a livello trasversale in tutta la città è quella che riguarda una nuova mobilità, che unisca sicurezza stradale, praticità di fruizione e vantaggi per gli utenti.
Uno degli esempi più concreti riguarda il fatto che in tutti i territori sono stati individuati progetti del valore massimo di 500.000 euro da porre come prioritari nella pianificazione degli investimenti comunali e la stragrande maggioranza di quelli indicati dai cittadini riguarda la realizzazione o il miglioramento della rete delle piste ciclabili, nell’ottica di facilitare il raggiungimento del cuore della città, o anche delle varie aree del territorio comunale in tempi il più possibile brevi, garantendo prima di tutto la tranquillità di chi si muove lasciando l’auto in garage.
Ecco dunque la nascita di ‘Cambiamomarcia’, progetto co-finanziato dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del programma sperimentale nazionale di mobilità casa-scuola e casa-lavoro, che ha l’obiettivo di favorire scelte di mobilità sostenibile, individuali e collettive, da parte dei cittadini, a partire dai cambiamenti di abitudini quotidiane.
In quest’ottica per tre anni il Comune ha concesso incentivi economici a tutti coloro, dapprima solo lavoratori e in seguito anche studenti, che hanno preferito la bici all’automobile per gli spostamenti quotidiani, monitorando costantemente i dati attraverso l’attivazione di un’apposita app. Il finanziamento ministeriale ha offerto al Comune di Cesena l’opportunità di sperimentare una forma d’incentivo all’utilizzo della bici sui tragitti casa lavoro, con successo.
Sono 829 i cittadini partecipanti che hanno accettato la sfida di lasciare la propria auto parcheggiata sotto casa per recarsi al lavoro con la bici; 3 chilometri al giorno la distanza media percorsa da ciascuno durante i mesi dell’attività; 400 mila i chilometri pedalati per un totale di 90 mila euro complessivamente liquidati. E ancora, 57 le tonnellate di CO2 non emessa in atmosfera, essenzialmente il dato più rilevante.
“La maggior parte dei ciclisti urbani che ha partecipato al progetto – commenta l’assessora alla mobilità Francesca Lucchi – ha confermato la tendenza a continuare a utilizzare la bici anche terminato il contributo economico di 25 centesimi al chilometro, dimostrando come un cambiamento di abitudini porti verso un miglioramento del proprio stile di vita e anche dell’organizzazione della propria giornata. In questo senso la nostra volontà è di rilanciare, prevedendo anche una più diretta partecipazione delle imprese, che possono supportarci nel coinvolgimento dei propri dipendenti, andando a caratterizzare in modo più marcato le attività.
Anche con tale obiettivo abbiamo attivato, nei canali online e social dell’Amministrazione, un questionario che sensibilizza a meglio valutare le proprie abitudini e i cui risultati saranno utilizzati per pianificare le prossime iniziative in termini di incentivo alla mobilità. Educazione e comunicazione procederanno di pari passo con la sicurezza e la necessità di infrastrutture adeguate. La bicipolitana che stiamo progettando, avrà proprio la funzione di identificare arterie viarie ciclabili primarie, che possano caratterizzare in modo chiaro, come linee di una metropolitana, la mobilità dolce a Cesena”.