Ravenna – La casa vacanze Paradies, colonia in viale Italia 330, è stata venduta all’asta per 382mila euro e presto partirà il progetto di riqualificazione. Non solo, la sua nuova destinazione, nonostante la posizione in prima linea sul mare e la disponibilità di uno stabilimento balneare, non sarà però di ricettivo turistico.
Ad averla acquistata è stato il cervese Vittorio Foschi, titolare dell’azienda di telecomunicazioni Technacy per la creazione di soluzioni per la trasmissione digitale, e l’edificio sarà destinato a ospitare la nuova sede. A spingere il titolare a questa nuova e importante acquisizione è stata la necessità di ampliare gli spazi dell’azienda, così, dopo aver valutato altre opzioni ha deciso di partecipare all’asta. Gli spazi, la posizione, la spiaggia e anche il prezzo accessibile, lo hanno convito a partecipare e così Vittorio Foschi, che aveva partecipato insieme a un altro concorrente, ha vinto.
Ora è in corso lo studio del progetto architettonico e strutturale, innovativo ed ecosostenibile, che sarà presentato il prossimo autunno all’approvazione dell’amministrazione. La struttura potrebbe entrare in funzione a fine 2023. I circa 1.500 mq dell’edificio, su un’area di 2mila metri quadri, offriranno un ambiente di open innovation e coworking, liberamente aperto a startupper e giovani ricercatori nel campo della trasmissione dati digitale.
L’area verde attorno all’edificio e lo stabilimento sulla spiaggia saranno utilizzati anche per attività sportive realizzate in collaborazione con associazioni e Onlus del territorio. L’azienda è nata nel 2011, ed è in continua crescita, al punto da aver richiesto una sede più grande. Il titolare è felice e orgoglioso, nonostante lo sviluppo anche a livello internazionale, di aver confermato come sede la sua Cervia. L’azienda è concepita infatti, come sottolinea il suo titolare, come «un luogo di contaminazione e scambio di nuove idee tra Technacy e i giovani che si misurano con il mondo digitale, e uno spazio per attività sportive e sociali del nostro territorio».