Con un investimento di 30 milioni di euro, il secondo gruppo mondiale del settore croceristico, Royal Caribbean, ha ottenuto in concessione trentennale dall’Adsp il terminal di Porto Corsini, a nord di Ravenna, in ambito portuale. Per il 2022 si prevedono 106 navi con 160 mila passeggeri. L’obiettivo è salire a 300mila croceristi nell’arco di tre anni. L’Autorità di sistema portuale interviene come Partner in diversi progetti volti al miglioramento energetico del proprio ambito portuale, secondo le linee di intervento contenute nel Documento Energetico Ambientale del Sistema Portuale.
Uno degli interventi di maggior rilievo (35 milioni) è quello relativo all’elettrificazione delle banchine (Cold Ironig), a partire da quella presso il Terminal Crociere, a conferma del fatto che sta consolidandosi da parte di molti operatori del settore una maggiore ed attenta valutazione degli aspetti di sostenibilità legati non solo al combustibile utilizzato (Gnl), ma anche alla possibilità di allaccio elettrico all’interno dei porti. In particolare, la sostenibilità ambientale deriva dal fatto che il sistema di elettrificazione delle banchine permetterà alle navi in sosta di spegnere i motori e alimentarsi tramite energia elettrica.
Altro intervento green è quello che prevede la realizzazione di un impianto di produzione di energia elettrica tramite conversione fotovoltaica di circa 19,7 MWp da installare a terra, con asse di rotazione nord-sud, in grado di aumentare la potenza dell’energia solare captata e di conseguenza la resa effettiva del dispositivo. Il progetto prevede anche l’installazione di elettrolizzatori della capacità elettrica in assorbimento di 4 MWe e una capacità produttiva di circa 800 Nmch per la conversione di parte dell’energia prodotta dal fotovoltaico in idrogeno green (30 bar) che potrà essere iniettato in rete oppure compresso ed accumulato per la vendita.
L’investimento previsto è di 25 milioni. Nell’area portuale e, in particolare, lungo le aree libere lungo le arterie principali di accesso (via Baiona e via Trieste) e in continuità alle aree naturali circostanti, si prevede di realizzare con 9 milioni di euro, una grande cintura verde per la mitigazione delle emissioni climateranti e la qualificazione paesaggistica della città-porto, costituita da grandi infrastrutture vegetali in grado di assorbire le emissioni di anidride carbonica, contribuendo alla purificazione dell’aria: aree verdi protette ricreate piantando fasce boscate costituite da alberi, arbusti e zone umide con sviluppo di piante acquatiche (canneti). La realizzazione di queste infrastrutture vegetali specificatamente protette (carbon sink) permette di potenziare la capacità naturale di assorbimento e fissazione del carbonio atmosferico (CO2) fornendo una vera opportunità di rigenerazione della qualità ambientale dell’ambito portuale.