Modena – Nell’era digitale, dematerializzata, il libro di carta continua a essere un oggetto ’feticcio’. Quante volte ci è capitato di sentire ragazzi della cosiddetta ’generazione Z’ affermare orgogliosamente di comprare solo libri di carta e di disdegnare, invece, i lettori portatili? Eppure ci sono progetti digitali che, forti della loro cura, della loro originalità e del loro fascino, sono riusciti a fare breccia nel cuore di tanti, anche dei più accaniti difensori della pagina da sfogliare.
Un esempio? Il Dondolo, la casa editrice digitale del Comune di Modena. Si tratta di un progetto nato nel 2017 e ideato da Beppe Cottafavi, editor per Mondadori e semiologo, fiero allievo di Umberto Eco. Il Dondolo – il cui nome è ispirato alla famosissima opera dell’architetto modenese Cesare Leonardi, parte del patrimonio del MoMa di New York – è un progetto all’avanguardia.
Modena è stata tra le prime amministrazioni comunali in Italia, infatti – anche grazie al sostegno di Bper Banca –, a dar vita a una casa editrice digitale ’civica’, insieme alle biblioteche comunali. Gli e-book del Dondolo sono pubblicati tra le risorse open sulla piattaforma digitale Media library on line (Mlol), si scaricano da www.mlol.it. Scorrendo le copertine (tutte d’artista) si trovano grandissimi nomi del panorama letterario: ci sono testi di Edmondo Berselli, Ugo Cornia, Marco Santagata, Pier Vittorio Tondelli, Barbara Baraldi, solo per citarne alcuni. C’è, in poche parole, l’imbarazzo della scelta.
Nei giorni scorsi il Dondolo ha ripubblicato un libro dal forte impatto emotivo. Si tratta di ’Alzando da terra il sole. Parole per l’Emilia’, curato da Beppe Cottafavi e pubblicato nel 2012 da Mondadori, nella collana Strade blu. Subito dopo il sisma, Cottafavi propose alla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori (Arnoldo Mondadori era nato a Poggio Rusco, uno dei paesi coinvolti) e alla casa editrice Mondadori di fare un libro non profit per aiutare la Biblioteca di Mirandola, ospitata nell’antico Convento dei Gesuiti, e gravemente dissestata.
Si sono mobilitati per primi i cantanti, poi gli artisti, e subito dopo anche gli scrittori. Il meglio dell’intelligenza emiliana ha aderito così alla realizzazione di questo libro no profit: ci sono narratori famosi assieme a giovani molto capaci, intellettuali di grido, decani del giornalismo e belle promesse. Artisti e poeti, cantanti e comici.
Tutti generosamente e appassionatamente impegnati a pronunciare queste parole per l’Emilia. Qualche nome: si va da Davide Toffolo a WuMing1, da Gianni Celati a Vinicio Capossela. E ancora Carlo Lucarelli, Vittorio Zucconi, Paolo Nori, Daria Bignardi. Il libro, una volta pubblicato, divenne ben presto introvabile. Ecco perché la ’ristampa’ in digitale, oggi, acquisice ancora più valore. E una bellissima occasione per riallacciare un filo della memoria, tornando a uno dei momenti più intensi della vita di questa regione e di questo paese.