Rimini – Due milioni di euro dal ministero del Turismo italiano per progettare la riapertura del Treno Bianco Azzurro. Dopo l’annuncio delle scorse settimane, è arrivato nei giorni scorsi il provvedimento che finanzia lo studio di fattibilità e la progettazione per la riapertura della ferrovia Rimini-San Marino, chiusa dal 1944 e conosciuta con il nome di Treno Bianco Azzurro. Alle dichiarazioni d’intenti dei mesi scorsi, fa seguito, quindi, “un’iniziativa concreta – dicono dalla segreteria di Stato al Turismo di San Marino – a sostegno di quella che oggi è un’enorme opportunità per la Repubblica di San Marino e per i territori limitrofi di Emilia Romagna e Marche”.
Il Ministero del Turismo, attraverso la propria partecipazione quale aderente istituzionale alla Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, “ha definito il versamento di un apporto in capitale di 2 milioni di euro da utilizzare a tale scopo. Il rapporto di amicizia e collaborazione fra la segreteria di Stato per il Turismo di San Marino con il ministero del Turismo, unite all’interesse diretto e pragmatico del ministro Garavaglia ha fatto sì – riferiscono dalla piccola Repubblica – che si potesse celermente e concretamente arrivare alla definizione dell’accordo per il finanziamento della redazione del progetto di ricostruzione del dismesso e spettacolare tracciato ferroviario Rimini-San Marino”.
Il sogno di tanti sammarinesi che sperano di poter rivedere il Treno Bianco Azzurro percorrere i suoi 32 chilometri, i primi 12 dei quali sulle pendici del Titano all’interno del territorio della Repubblica di San Marino, potrebbe a breve diventare realtà.
La linea a scartamento ridotto che ha garantito il collegamento diretto tra le due Repubbliche fino al 1944 diede allora una forte spinta all’economia della Repubblica, ed in particolare al turismo e oggi sarà riproposta come linea e attrazione turistica per lo spostamento sostenibile. La costruzione della linea fu completamente finanziata con capitali pubblici italiani dal governo fascista di Benito Mussolini, dopo che il segretario di Stato per gli Affari Esteri del Titano, il conte Giuliano Gozi, stipulò, il 26 marzo 1927, una convenzione italo-sammarinese di esercizio fra i due Stati.
I lavori per la sua costruzione iniziarono il 3 dicembre 1928 e terminarono soltanto tre anni dopo con la presenza di 3.000 operai. La ferrovia fu inaugurata il 12 giugno 1932 dal ministro delle comunicazioni italiano Costanzo Ciano e fu danneggiata in parte dal bombardamento di San Marino del 26 giugno 1944 e dal 4 luglio dello stesso anno non effettuò più servizio regolare. L’ultima corsa avvenne nella notte tra i giorni 11 e 12 luglio 1944.