Di una Smart City fanno parte anche le piccole e medie imprese. E la loro managerialità è un elemento fondamentale. Ed è qui che interviene Manageritalia (la Federazione nazionale dei dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato), che rappresenta, in Italia, oltre 38mila manager.
«Affianchiamo i manager nelle sempre più pressanti sfide professionali con servizi e momenti di scambio e portiamo il loro contributo sul territorio dialogando con organizzazioni, istituzioni e società – spiega Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia-Romagna, che di manager ne conta 2.500 –. In quest’ultimo caso, uno dei nostri obiettivi è mettere a disposizione delle PMI dirigenti qualificati. Lo facciamo soprattutto per quelle imprese che non possono permetterseli. Le imprese possono prenderli con incentivi dello Stato per favorire una maggiore managerializzazione delle Pmi».
Insomma siete anche una cinghia di trasmissione tra Stato e imprese…
«Esattamente. Facciamo un esempio: nei passaggi generazionali possiamo fornire alle aziende manager capaci di gestire questa transizione. Ma c’è dell’altro».
Ovvero?
«I manager da anni danno sostegno alle Start up. Dal 2016, grazie a un protocollo firmato da Invitalia (l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa spa) e Manageritalia, è stato avviato un servizio di mentorship per le start up innovative nell’ambito della misura Fondo Smart & Start. Manager esperti affiancano giovani startupper che, una volta affermata la propria idea imprenditoriale, desiderano acquisire le capacità giuste per la gestione del business. E poi c’è il workers buyout».
Di cosa si tratta?
«Immaginiamo un’azienda che si avvia verso la chiusura. In quel caso sono i lavoratori stessi che, associandosi, formano una cooperativa e diventano proprietari dell’azienda. Ma c’è bisogno di uno o più manager che possano guidare la ristrutturazione e il rilancio. E qui interveniamo noi, in collaborazione con LegaCoop, fornendo quei manager. Anche per questo stiamo chiedendo la decontribuzione fino a 36 mesi per quei lavoratori».
Come?
«Lavoriamo con LegaCoop per formare i manager e provare ad avere dallo Stato degli incentivi utili a pagare almeno in parte l’impegno di un bravo manager capace di collaborare con i nuovi lavoratori proprietari per rilanciare l’impresa».