Bergamo – Un progetto rivoluzionario e innovativo, che ha l’obiettivo di far fare un salto di qualità al trasporto pubblico nella Bergamasca, cambiando la mobilità di un pezzo di città e dell’hinterland, e di fornire la certezza sui tempi di percorrenza, oltre che riservare grande importanza all’aspetto della sostenibilità ecologica. La sfida si chiama Bus rapid transit (Brt) e si propone di far percorrere il tragitto su autobus elettrici dalla stazione ferroviaria di Bergamo a quella di Verdello-Dalmine in tempi certi. Senza perdere tempo imbottigliati nel traffico, grazie soprattutto alle corsie preferenziali che saranno presenti per l’80% della linea.
L’ente capofila e promotore del progetto è la Camera di Commercio di Bergamo. Al lavoro c’è anche il Comune di Bergamo, l’ente beneficiario, con Atb Mobilità (Azienda trasporti Bergamo), che ha il compito di realizzare l’opera (fra gli enti coinvolti, ci sono anche Provincia di Bergamo e Regione Lombardia). Per non perdere i fondi del Pnrr, 80 milioni di euro, bisogna però fare in fretta. Deve essere pronta a giugno del 2026, l’anno in cui sono in programma le Olimpiadi invernali, una importante vetrina per la Lombardia. I lavori devono essere realizzati tra il 2024 e il 2025. In questa fase Atb Mobilità sta provvedendo a raccogliere le osservazioni dei Comuni coinvolti nel progetto.
di Bergamo, Stefano Zenoni
Il Brt dovrà passare il più possibile su una sede propria: il punto è conciliare questo obiettivo con la situazione viabilistica attuale dei vari territori attraversati. Il Brt uscirà dalla stazione di Bergamo, dal lato di via Paleocapa, poi passerà da largo Tironi, via dei Caniana, percorrerà la strada provinciale 525 verso Grumello al Piano fino a Dalmine. «Qui – spiega l’assessore alla Mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni – il percorso entrerà fino ad arrivare all’Antenna di Dalmine, quindi tornerà sulla strada provinciale fino a raggiungere la stazione ferroviaria di Verdello». Lungo il tragitto è anche prevista una deviazione, da fare con le navette, da Stezzano verso il Kilometro Rosso. Oltre alla linea laterale verso il Kilometro Rosso, ne è stata ipotizzata anche un’altra, per arrivare fino a Zingonia.
Si sta immaginando il Brt simile a una tramvia su gomma, con poche fermate lungo il tracciato. Per entrare nei territori interessati, ci saranno altre linee. L’ipotesi è quella di servire non meno di 2.300.000 passeggeri l’anno, pari a circa 7mila viaggiatori al giorno o mille passeggeri all’ora nella fascia di punta antimeridiana. Stando al progetto la lunghezza della linea andata e ritorno sarà di 31 km e il tempo di percorrenza per corsa previsto di 47 minuti. La frequenza delle corse sarà di 15 minuti. Spiega il presidente della Camera di Commercio di Bergamo, Carlo Mazzoleni: «All’inizio ero un po’ preoccupato, ora sono ottimista sul fatto di riuscire a realizzare l’opera entro il giugno 2026. Se non ci saranno intoppi, i lavori potrebbero iniziare alla fine del 2023».
«È l’impegno che ci siamo presi con il Comune e la Camera di Commercio – precisa Gianni Scarfone, dg di Atb –. Confido che, a fronte degli investimenti che miglioreranno la viabilità, i Comuni interessati accettino il progetto. È una partita complessa, ma siamo determinati nel volerla vincere». «Si tratta – conclude Carlo Mazzoleni – di un’opera ‘leggera’, non molto invasiva dal punto di vista della realizzazione».