Milano – Le facciate dei palazzi, spennellate con una finitura «smart», diventano uno strumento in più nella lotta all’inquinamento. Un nuovo rivestimento murale nanotecnologico è in grado di sfruttare l’energia del sole per trasformare le superfici degli edifici in «purificatori» d’aria.
«La tecnologia brevettata Fn Nano, applicata sulle facciate, dopo la tradizionale vernice o direttamente sulla pietra, è in grado di ridurre gli inquinanti molto dannosi per l’uomo. Ossidi di azoto, composti organici volatili, ozono, formaldeide, attraverso la luce del sole, sono degradati in elementi inerti per mezzo di una reazione chimica» spiega Franco Gianturco, presidente di 2G NanoTech, new company milanese nata tre anni fa che distribuisce rivestimenti nanotecnologici prodotti dalla Fn-Nano Ltd, azienda della Repubblica Ceca, Paese fra i più avanzati nello sviluppo di nanomateriali.
Il «segreto» di questa finitura è la tecnologia fotocatalitica. La fotocatalisi è l’azione in virtù della quale materiali semiconduttori, come il biossido di titanio, attraverso l’azione della luce possono dar luogo a reazioni di riduzione o ossidazione di sostanze indesiderate. «La fotocatalisi funziona un po’ come la fotosintesi clorofilliana: qui entrano in gioco i nanocristalli di biossido di titanio al posto della clorofilla. Attraverso una reazione chimica attivata dalla luce del sole ad esempio gli ossidi di azoto – i cosiddetti NOx – si degradano in sali non inquinanti».
Le applicazioni della finitura «intelligente » riguardano anche i soffitti degli interni. Non è necessaria manutenzione ogni anno: «Il rivestimento ha garanzia di efficacia di 10 anni all’esterno e di 15 anni all’interno» precisa Gianturco. A Milano finora è stata trattata la facciata di un palazzo storico di via Pagano. Dal 26 al 29 aprile l’azienda milanese ha pure allestito due laboratori mobili, in via Senato e via Domodossola, per condurre alcune misurazioni dell’inquinamento in città e calcolare la percentuale di degradazione.
«Attraverso due pannelli posti sul tetto del furgone, uno dei quali trattati con tecnologia FN Nano, abbiamo simulato la facciata di un edificio. Da una prima analisi si evince che durante il giorno il pannello trattato riduce l’ozono del 50%, NO del 47%, NO2 del 28% e NOx del 37%» afferma Maicol Buggea, socio di 2G NanoTech. Una ricerca più dettagliata sarà diffusa in occasione della presentazione della tecnologia durante l’evento «Milano Smart» che si svolgerà il prossimo 14 settembre.