Ancona – Molta vitalità a SMAU, dove le start up marchigiane portano innovazione al servizio della risoluzione di problemi pratici di imprese e cittadini, che siano la creazione delle etichette e la loro traduzione o la sicurezza degli ambienti di lavoro, cantieri o abitazioni privati. Dispositivi che misurano la salubrità delle postazioni lavorative degli smart worker, sistemi di erogazione del carburante che consentono di evitare sprechi, frodi e uso di pos e contanti. E ancora droni che vigilano sull’efficienza, ad esempio di impianti fotovoltaici.
Energia, salute, lavoro, big data, sono i temi che ricorrono tra le corsie che a FieraMIlanoCity hanno ospitato le 20 realtà marchigiane. Il Presidente di Camera Marche Gino Sabatini, la dirigente di Regione Marche Stefania Bussoletti e il Segretario Generale dell’Ente camerale, Fabrizio Schiavoni, hanno fatto visita agli imprenditori e preso parte al fianco del Presidente SMAU, Pierantonio Macola, al Live Show in programma presso lo StudioTV2 sul tema “Smart Manufacturing: processi digitali efficienti e sostenibili” moderato da Enrico Pagliarini di Radio 24 e con la partecipazione di alcune imprese vincitrici del Premio Innovazione SMAU, tra le quali le marchigiane:Clementoni rappresentata da Enrico Santarelli, Chief Marketing Officer & Commercial Director Italy , e Plados Telma con Edoardo Bertini, CFO.
L’appuntamento di SMAU è stata occasione per lanciare l’evento di novembre, l’Internet Governance Forum, istituito dall’ONU quale punto di riferimento per la discussione mondiale sul ruolo della governance di Internet; l’edizione 2022 di IGF sarà ospitata il 18 e 19 novembre nelle Marche da Camera Marche e UNIVPM.
In tema di innovazione e competenze digitali Sabatini, in veste a Milano anche di Vice Presidente di Unioncamere, ha commentato: «L’evoluzione digitale deve essere un procedere insieme (anche con le Università e con il sistema associativo) per tentare di supportare il nostro sistema d’impresa per molti versi sempre incredibilmente coraggioso e intraprendente e tentare di recuperare il ritardo maturato.
Ribadisco che da questo punto di vista occorre da un lato colmare il gap infrastrutturale e per l’altro concentrare sempre di più la nostra attenzione, non tanto e non solo sugli investimenti per l’acquisizione delle innovazioni tecnologiche, che pure sono fondamentali, ma soprattutto sulla formazione delle competenze digitali (e green) sempre più necessarie a tutti i livelli della gestione aziendali».
Il tema delle competenze diventa a pieno titolo tra le sfide “infrastrutturali” del domani – nuova centralità delle persone (anche nell’era ipertecnologica) – centralità del sistema formativo a tutti i livelli. Così come cruciale risulta supportare la crescita delle start up sostenendone gli investimenti ma, soprattutto, favorendo la relazione con i mercati, con potenziali clienti ed investitori (anche corporate) e con il sistema dell’open innovation.