Macerata – Dal 27 settembre al 27 ottobre sono aperti i termini del bando Pnrr per la misura «Parco Agrisolare» che si pone l’obiettivo di sostenere gli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica solare fotovoltaica nel settore agricolo e agroindustriale, escludendo il consumo di suolo.
«Un’opportunità da cogliere», esordisce Alba Alessandri, presidente sia provinciale che regionale di Coldiretti Giovani Impresa e membro dell’esecutivo nazionale. Le domande potranno essere presentate da aziende agricole con volume di affari annuo superiore a 7.000 euro con procedura a sportello (il finanziamento è in ordine cronologico di arrivo) a partire dalle 12 del 27 settembre, appunto, con termine ultimo di scadenza alle 12 del 27 ottobre.
Possono essere finanziati pannelli solari, smaltimento eternit eo miglioramento isolamento tetti, batterie di accumulo. È previsto un contributo fino al 70% a fondo perduto per i giovani. Gli impianti fotovoltaici devono essere installati su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. «Sono tante le aziende del Maceratese che pensano di partecipare e che hanno già manifestato interesse durante i webinar che abbiamo fatto e che rifaremo a breve – prosegue Alessandri –. È solo l’inizio di un cambiamento che dovrà continuare con ulteriori investimenti da parte del governo che verrà.
Lo svilupparsi dei pannelli fotovoltaici è fondamentale per contenere i costi energetici delle aziende agricole, e anche per fornire energia all’intero Paese e diversificare le fonti di approvvigionamento. Ma, allo stesso tempo, dobbiamo stare attenti affinché questo non pregiudichi la coltivazione dei terreni agricoli con installazioni selvagge.
Nelle Marche, secondo i dati del Gse (Gestore servizi energetici), abbiamo circa 33mila impianti solari che sprigionano oltre 1.300 GWh, ma di questi ben il 49% sono a terra. Tra le regioni siamo la sesta d’Italia e non è un bel primato. Come Coldiretti Giovani Impresa ci siamo battuti per un fotovoltaico che andasse a occupare i tetti delle aziende, delle stalle, delle rimesse senza occupare ulteriore terreno attraverso una petizione che ha raccolto oltre 8.300 adesioni.
Siamo riusciti a far capire alla popolazione che in questo momento è importante anche aumentare la produzione agricola per cercare di essere più indipendenti dalle importazioni dall’estero e quindi meno soggetti alle fibrillazioni internazionali (vedi guerra in Ucraina e blocchi navali) e alle relative speculazioni. In questo senso, e ne siamo davvero soddisfatti, si è mosso il governo che nei giorni scorsi ha deciso di dedicare 1,5 miliardi sull’agrisolare per contributi su pannelli fotovoltaici da installare sui tetti di stalle e cascine e non sui terreni agricoli. Abbiamo avviato a livello regionale – conclude la presidente – una serie di iniziative (a Macerata oggi, mercoledì, si terrà un incontro online) per spiegare agli agricoltori tutte le opportunità previste dal bando».