Ancona – Purificatori d’aria a bordo degli autobus, pronto a essere ulteriormente implementato l’esperimento pianificato dalla Conerobus, la principale azienda del trasporto pubblico delle Marche. Migliorare l’aria negli autobus, sia nella lotta contro il Coronavirus, ma in generale contro altri eventuali rischi analoghi.
I filtri sono in grado di abbattere la concentrazione di polveri sottili, in particolare le Pm 2.5, fino al 90%. Lotta concreta contro virus e batteri. Non si tratta di banali purificatori, ma filtri di ultima generazione e di elevata tecnologica in grado di modificare in maniera estrema la qualità dell’aria di ambienti chiusi come possono essere i bus, specie durante il periodo invernale. Macchine di alta tecnologia digitale e computerizzata che si attivano ogni volta che il bus viene messo in moto.
L’azione purificante dura 10 minuti, il tempo sufficiente per consentire un pieno ricircolo dell’aria. L’azienda anconetana li ha adottati col chiaro intento di voler combattere i rischi di contagio da Covid-19 e in effetti la loro applicazione è partita all’inizio dello scorso autunno, pochi giorni dopo l’avvio delle lezioni scolastiche.
Un inizio in sordina, con 6 filtri attivati all’interno di altrettanti mezzi della Conerobus, utilizzati prettamente per il trasporto degli alunni. Ad essere scelte sono state, a questo proposito, le linee maggiormente frequentate dagli studenti, da e verso gli istituti con un numero maggiore di frequenze scolastiche. La direzione aziendale ha già fatto sapere che le sei apparecchiature saranno ulteriormente potenziate a livello numerico.
Il piano è già stato definito, non c’è un numero preciso di filtri da applicare, ma sicuramente saranno applicati a bordo dei mezzi che Conerobus metterà a disposizione dell’Autorità portuale. Stiamo parlando degli autobus usati per trasportare i passeggeri da e verso la stazione ferroviaria di Ancona in collegamento con la stazione marittima biglietteria. Un servizio in più a favore dei turisti che potrebbero accalcarsi all’interno dei mezzi, da qui la scelta di dedicarli a quelle specifiche linee, in particolare la n. 12.
È bene ricordare la genesi di questi filtri usati per azzerare il rischio di contagio da Covid-19, ma in fondo utili per garantire ambienti sani. La sperimentazione dei filtri la si deve alla collaborazione tra un’impresa marchigiana che ha fornito diversi apparati legati alla sicurezza nell’area sanitaria e proprio l’azienda ‘Ospedali Riuniti’ di Ancona. Prima dell’applicazione e della commercializzazione, ovviamente i filtri sono stati testati, con risultati eccezionali: le misurazioni sui mezzi operativi su strada hanno certificato una capacità di filtraggio dell’aria dentro i bus confermando una riduzione delle sostanze particolate del 90%.