Ascoli – Le banchine dei porti di Ancona, Pesaro, San Benedetto, Pescara e Ortona, dove è previsto anche un intervento per rifornire di energia le gru semoventi, saranno elettrificate grazie a un investimento di 11 milioni di euro in capo al piano nazionale per gli investimenti complementari del Pnrr, per garantire la riduzione delle emissioni inquinanti e una maggiore sostenibilità ambientale.
Un nuovo passo, dunque, compiuto dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale attraverso la sigla della convenzione attuativa con Sogesid, la società in house dei ministeri della transizione ecologica e delle infrastrutture e mobilità sostenibili. Così può partire la progettazione. Valgono 11 milioni di euro i progetti di “cold ironing” negli scali portuali del medio Adriatico, sette destinati al porto di Ancona: saranno allacciate alla rete elettrica le navi traghetto, passeggeri o di servizio dalle limitate dimensioni, nelle banchine d’ormeggio e commerciali.
Ciò consentirà lo spegnimento dei motori, con evidenti benefici in termini di riduzione delle emissioni prodotte e di qualità dell’aria per i centri abitati. Saranno interessati dai lavori – dicevamo – il porto storico di Ancona, gli scali di Pesaro, San Benedetto, Pescara e Ortona (Molo Martello), nei quali è previsto anche un intervento per rifornire di energia le gru semoventi.
Il compito della Sogesid sarà di accompagnare nei prossimi cinque anni l’Autorità portuale dell’Adriatico centrale, fornendo supporto tecnico e ingegneristico sia nella fase progettuale che realizzativa, insieme ad attività di management relativa agli specifici investimenti.
“Con questa collaborazione procediamo nel necessario percorso di investimento per incrementare la sostenibilità degli scali – ha detto Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale –. Si tratta di un obiettivo che affianca la crescita dell’economia marittima con il miglioramento della convivenza tra queste infrastrutture e le comunità”.
“Siamo lieti – ha affermato Carmelo Gallo, presidente di Sogesid – di contribuire a un processo che è destinato nel medio termine a dare delle nuove prerogative di sviluppo sostenibile agli scali marchigiani e abruzzesi”. Nel porto di Ancona, tra gli interventi, è stata prevista l’elettrificazione della banchina 17, nella zona di Porta Pia, vicino al varco Da Chio. In sostanza, i “supply vessel” (ovvero le navi da rifornimento) attraccati alla banchina, che finora tengono i motori accesi anche durante la notte producendo rumori ed emissioni di gas, non appena realizzata l’elettrificazione, potranno allacciarsi alla banchina con un conseguente miglioramento dell’impatto a livello ambientale anche nella zona urbana nei pressi del porto.