Claudia Carani, esperta di pianificazione energetica, è project manager di importanti programmi europei (EIE, Leonardo, VII FP, MED, INTERREG IVC, Climate Kic) e referente della formazione e progettazione energetica in Aess – Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile. Nata nel 1999 su iniziativa di Comune e Provincia di Modena, l’associazione è focalizzata sulla messa a punto di servizi e soluzioni per lo sviluppo energetico green.
Il caro bollette ha dimostrato quanto sia importante una vera transizione energetica.
«L’impennata dei costi e l’emergenza climatica rendono la transizione energetica una priorità indifferibile per i nostri territori. Le soluzioni più adeguate sono da ricercare a livello di comunità».
Che intende dire?
«Occorre sperimentare nuovi strumenti di governance delle città per incentivare la produzione autonoma di energia elettrica, la flessibilità nelle modalità di produzione e consumo di energia e la disponibilità dei servizi di mobilità sostenibile».
Aess supporta, fra l’altro, i Comuni associati nell’attivazione di comunità energetiche. Quali vantaggi possono assicurare?
«Sono un modello di sviluppo sostenibile per il territorio e rappresentano una delle risposte migliori alla sfida della decarbonizzazione. Riescono a integrare la produzione e l’uso dell’energia in modo intelligente e condiviso e promuovono perimetri aggregativi entro i quali realizzare interventi di efficientamento e mobilità sostenibile».
Oltre alla decarbonizzazione, quali sfide ci attendono nel prossimo futuro?
«De-globalizzazione e digitalizzazione. L’impatto della crisi energetica e gli effetti del cambiamento climatico ci hanno costretti a rivedere i modelli di sviluppo. Occorre agire per ridurre le emissioni di Co2. È necessario rendere il processo di approvvigionamento delle materie prime sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale; e potenziare la ’difesa’ dagli attacchi digitali».