Lunigiana – L’obiettivo è quello di rilanciare zone splendide ma lontane dal cuore nevralgico delle città, in modo tale da favorirne il ripopolamento. Non solo: la sostenibilità ambientale e l’empowerment del territorio sono altre tematiche prettamente al centro dell’operazione votata al futuro. E’ espressamente dedicato ai territori montani come la Lunigiana – e strizza l’occhio sia all’aspetto economico, sociale che ambientale – il bando ‘Custodi della Montagna. Grazie a una dotazione finanziaria complessiva che supera i 5 milioni di euro, si chiuderà venerdì quindi chi è interessato deve necessariamente mettere in ordine le idee e farsi avanti per cogliere l’opportunità.
«L’avviso pubblico – spiega l’assessore all’economia, Leonardo Marras – è stato concepito proprio per tendere una mano a tutte quelle piccole attività presenti in questi territori. Un aiuto per rivitalizzare le zone più periferiche e disagiate, per provare a porre un freno concreto al loro spopolamento e promuoverne il rilancio». Il bando ’Custodi della montagna’ punta a sostenere l’avvio o la riorganizzazione di attività di piccole, medie e micro imprese nei Comuni montani. Al tempo stesso promuove la firma di patti di comunità negli stessi territori, tra i Comuni e le imprese che vi operano, per la cura dei boschi e la conservazione della biodiversità.
La dotazione finanziaria è di 4 milioni 350 mila euro ai quali si aggiungono 870 mila euro per la sottoscrizione dei patti di comunità. Il gestore del bando è Sviluppo Toscana. Destinatari sono: le micro, piccole e medie imprese, compresi i liberi professionisti; altri soggetti, operanti in attività di natura imprenditoriale; persone fisiche che si impegnano a costituire un’attività economica entro 6 mesi dalla data del provvedimento di ammissione.
La sede deve trovarsi in un Comune montano con altitudine non inferiore ai 500 metri e sono ammessi tutti i settori produttivi. Il contributo, a fondo perduto, potrà essere di 10mila euro per la riorganizzazione di attività economiche costituite prima dell’1 gennaio 2022; potrà arrivare a 20mila euro per le attività economiche di nuova costituzione (non oltre l’1 gennaio 2022) o da costituire. Sulla base di criteri indicati nel bando i contributi potranno aumentare. La domanda potrà essere presentata esclusivamente on line, tramite identità digitale (SPID, CIE, CNS) sul portale di Sviluppo Toscana S.p.A. Tutte le info e il testo del bando sono sul sito di Sviluppo Toscana. Le spese finanziabili possono variare da consulenze o servizi, opere edili e impianti, avvio attività e StartUp, attrezzature e macchinari.
Spese finanziabili e contributi. Da 10mila a 20mila euro per attività nuove o da riorganizzare
Le spese finanziabili possono variare da consulenze o servizi, opere edili e impianti, avvio attività e StartUp, attrezzature e macchinari. Domande entro le 17 dell’11 novembre, l’aiuto come contributo fondo perduto sarà 10mila euro per la riorganizzazione di attività costituite prima dell’1 gennaio; 20mila per quelle di nuove costituzione (non oltre l’1 gennaio).