La Spezia – C’è un ‘corridoio doganale’ che dal porto di La Spezia arriva fino a Piacenza. In gergo tecnico si chiama fast corridor ma al di là dell’anglicismo il senso è quello di un trasporto che vuole rappresentare la nuova frontiera della logistica andando a sfruttare tutte le potenzialità delle nuove tecnologie, in particolare informatiche e digitali, che riescono a ridurre al minimo la burocrazia e i tempi, avvicinandosi all’ipotesi di ‘Dogane 4.0’.
Si tratta di infrastrutture che consentono di trasferire merci in container lungo percorsi stradali o ferroviari controllati, portandole dai porti nazionali fino ad aree logistiche nell’entroterra, dove avviene poi lo sdoganamento. Un corridoio doganale, appunto, e durante tutto il percorso la merce viene sempre tenuta sotto controllo fino ad arrivare al punto nell’entroterra in cui avviene l’operazione tecnica vera e propria. Qual è il vantaggio? E’ semplice.
Con un fast corridor le operazioni doganali vengono traslate nel tempo, e nello spazio, evitando di congestionare le banchine portuali, in modo da limitare o cancellare del tutto i rallentamenti dovuti a operazioni che possono anche durare a lungo. Il porto diventa così un nodo di scambio agile e veloce mentre la merce prosegue il suo viaggio in maniera controllata, con tracciamento elettronico dei mezzi in transito, fino ad arrivare al punto di sdoganamento attraverso dispositivi di geolocalizzazione satellitare gestiti dall’azienda logistica e collegati alle dogane.
Così si uniscono i principi della Smart Mobility e dell’Industria 4.0, con monitoraggio in real-time del ciclo logistico. Senza contare che il monitoraggio digitale con tracciamento elettronico garantisce una maggiore sicurezza. Ridurre i tempi di sosta nei container nei porti permette inoltre all’utente finale di risparmiare. Infine non è da sottovalutare la digitalizzazione dell’intero processo.
I fast corridor sono un’innovazione resa possibile dalla collaborazione tra l’Agenzia delle Dogane e gli operatori privati che gestiscono il trasferimento delle merci. E tra i fast corridor italiani stradali più importanti, ci sono quelli che collegano i porti liguri e da evidenziare l’importanza di quelli che partono da La Spezia per arrivare a Piacenza. I maggiori corridoi ferroviari collegano invece i porti liguri e La Spezia con i depositi di Padova, Rivalta Scrivia (Al) e Melzo (Mi). Il porto di La Spezia è collegato via rotaia anche a Rubiera (Re) e Marzaglia (Mo).