Firenze – Sostenere le startup al femminile, facendo rete con gli ecosistemi locali. Con questo obiettivo Angels4Women ha organizzato il quarto evento del 2022 all’ImpactHub di Firenze, coinvolgendo Open Seed e altre figure toscane dell’innovazione. A spiegare le finalità di iniziative del genere, Selvaggia Fagioli, «business angel» d’origine umbra, da tempo attiva anche in Toscana.
Cosa fa una «business angel»?
«Le startup hanno bisogno di raccogliere soldi per sopravvivere e crescere. Una delle modalità per ottenerli è cedere equity (capitale sociale), trasformando in soci gli investitori. Questi o queste sono appunto ’business angel’. Va specificato che si tratta di capitale di rischio e quindi in caso di fallimento della startup si potrebbe perdere tutto il capitale investito».
Quando arriva il guadagno?
«Le startup non possono, per legge, distribuire utili, mentre le Pmi innovative sì. Per chi investe nel loro sviluppo dunque il guadagno inizia quando la startup si sviluppa e cresce fino a diventare un’impresa».
Quanto sono attive le donne in questa attività?
«Hanno un peso importante. L’associazione ‘Angels4Women’, di cui faccio parte, conta circa 80 socie ed è la prima realtà composta da donne che investono in imprese al femminile. Le startup si candidano sul portale dedicato e vengono esaminate da un comitato. Ogni trimestre, tre di loro vengono presentate alle socie che decidono se sostenerle o meno. Nel caso di cui si raggiunga una certa quota di interessate, l’associazione si fa carico delle procedure».
Lei come si è avvicinata a questo mondo?
La mia passione per le startup è nata oltre 10 anni fa, quando eravamo ancora in pochi a parlarne in Italia. Ho iniziato come ‘mentor’ e da un paio d’anni sono anche investitrice. È un ruolo di grande responsabilità perché le nostre decisioni impattano non solo sulla singola startup, ma su tutto l’ecosistema. Il mio approccio è di restituzione: in competenze, soldi o network, con l’obiettivo di aiutare chi si affaccia nel settore».
Quanto vale il settore in Toscana?
«In Toscana risultano iscritte 688 startup (215 in provincia di Firenze) e 143 Pmi innovative. La regione è settima a livello nazionale in questo ambito. Dal 2019 il numero di startup è cresciuto molto, grazie a iniziative di istituzioni, cittadini e imprese. Su Firenze è attiva Ban – Business Angel Network, nata nel 2016 che riunisce professionisti, manager e imprenditori appassionati di innovazione. Ha ricevuto più di 800 application e investito in 22 startup. Da Ban è nata Open Seed, Pmi innovativa che investe e affianca l’avvio e lo sviluppo di startup. Conta oltre 180 soci tra professionisti e imprenditori, detiene 25 partecipazioni in startup ad alto potenziale di crescita».
Premio Innovazione «Amerigo Vespucci» Ecco i vincitori
Nove aziende innovative e rispettose dell’ambiente. È stato consegnato, in Palazzo del Pegaso, il Premio Innovazione Amerigo Vespucci 2022 promosso da Consiglio regionale e Confindustria Toscana, con l’organizzazione di Digital Innovation Hub Toscana (Dih). Nella categoria «Brevetti» il primo posto è andato alla Bagnoli David Officina Meccanica di Barberino-Tavarnelle (Fi); al secondo posto la Coalchry Green Srl di Marradi (Fi). Per «Ricerca, Sviluppo e Innovazione digitale» si è affermato il progetto della Eye-Tech Srl di Marina di Carrara (Ms).
A seguire, la Flowpay Srl di Campi Bisenzio (Fi). Nella categoria «Transizione ecologica ed energetica» ha vinto la Moiwus Srl di Livorno; seconda Le Antiche Mura Srl di Empoli (Fi). Per le «Startup Innovative» primo posto alla Next Generation Robotics Srl di Pisa e secondo alla Smartway Srl di Montepulciano (Si). Alla Enco Srl di Firenze il «Premio Giovani» e alla Kpet Srl di Casalguidi Serravalle Pistoiese (Pt) la menzione speciale.