Empoli – Le smart city, le città intelligenti, sono un processo di cambiamento che deve riguardare ogni tipo di servizio, a partire dalla scuola. Il confinamento provocato dalla pandemia Covid ha provocato l’improvviso ricorso di massa al telelavoro e alla didattica a distanza, e ci ha ricordato, che la distribuzione delle risorse e delle competenze è un obiettivo importante per il quale c’è ancora molto da fare.
Ma l’emergenza sanitaria ha anche permesso di accelerare il passo, e tante scuole hanno cercato di non perdere l’occasione di diventare più smart. E’ il caso dell’Istituto comprensivo Empoli Est, che proprio in piena pandemia ha aperto il suo profilo Instagram (che si affianca alla già collaudata pagina Facebook), dove la scuola comunica in forma agile e con il linguaggio delle nuove generazioni – immagini, brevi filmati – ‘assaggi’ delle attività proposte negli undici plessi, dalle scuole dell’infanzia alla secondaria di primo grado, senza certo trascurare il quinquennio delle scuole primarie.
Il potenziamento dell’uso dei social network è una delle contromisure adottate dall’istituto empolese al temuto Coronavirus: una nuova strategia per combattere la lontananza, mantenere i contatti e coinvolgere tutti nelle attività quotidiane. Ma non è l’unica. Fra i protagonisti del profilo ‘comprensivo_empoli_est’ c’è anche Nao, il robot che interagendo con gli studenti fa lezione in maniera interattiva, innovativa e soprattutto inclusiva.
Nao è ormai diventato la mascotte del comprensivo. Il robot umanoide, alto 58 centimetri, parla tutte le lingue del mondo, balla, canta e conquista chiunque lo veda in azione. Cinque chilogrammi di peso, un concentrato di tecnologia, è entrato a far parte della comunità scolastica come «assistente alla didattica». La sua interfaccia visiva e intuitiva semplifica il processo di creazione dei contenuti, consentendo attività didattiche personalizzate su base individuale o per piccoli gruppi.
Nao aiuta gli studenti a sviluppare capacità di problem solving e analisi, migliora l’auto-motivazione nell’apprendimento delle materie steam (scienze, tecnologie, ingegneria, arti e matematica) e incoraggia lo sviluppo della creatività. Il robottino, dotato di motori e sensori che gli consentono di muoversi in ogni direzione, vede e sente grazie a videocamere, microfoni direzionali e altoparlanti.
Quest’anno Nao è stato protagonista anche di un progetto sulla raccolta differenziata che ha riguardato la secondaria Vanghetti. Ma tante sono state le occasioni in cui si è saputo mettere al centro dell’attenzione: ha raccontato fiabe per bambini, storie di sport, di viaggi e curiosità, cambiando all’occorrenza anche abito di scena.