Firenze – In viale Etruria in direzione Fi Pi Li, via Marco Polo, via Giovanni Agnelli e viale XI Agosto sono stati installati i temuti Velocar, e altri tre stanno arrivando in viale Nenni in direzione Firenze, viale Michelangelo in direzione piazza Ferrucci e viale Redi in direzione Novoli. Ma in cosa differiscono i nuovi apparecchi rispetto a quelli tradizionali?
Innanzitutto riescono a misurare la velocità dei veicoli in transito fino a tre corsie affiancate nello stesso senso di marcia, senza lasciare adito a dubbi su quale sia stato quello dei tre mezzi paralleli che ha fatto scattare la sanzione. Ma soprattutto rilevano la velocità non solo davanti al dispositivo, bensì fino a circa trenta metri dallo stesso: addio quindi all’abusato trucco di frenare poco prima della colonnina e accelerare subito dopo per tornare a infrangere i limiti. In questo modo il conducente è spinto a rispettare la velocità consentita per un più ampio tratto di rettilineo.
Le telecamere che effettuano la ripresa sono inoltre di ultima generazione e riescono a garantire una più alta efficacia e definizione anche in condizioni ostiche. Cambia anche la loro collocazione: i dispositivi non stanno più ad «altezza uomo», ma sono installati in alto, su un palo a lato strada. Ciò garantisce non solo una ripresa ottimale dei veicoli in transito, ma rende anche più difficili eventuali manomissioni dei vandali.
I software che li gestiscono, sono anche in grado di leggere automaticamente la targa dei veicoli in infrazione, secondo quanto previsto la normativa in materia del Ministero dei trasporti (Uni 10772:2016). Cambia anche la tecnologia di base: la velocità viene infatti ora misurata da un radar, che non richiede l’installazione di sensori sul manto stradale.
Tuttavia i Velocar non si limitano a misurare la velocità per individuare e sanzionare i trasgressori; sono infatti progettati anche per raccogliere dati e statistiche anonime sui flussi del traffico, che consentiranno un più efficace monitoraggio agli enti preposti e si riveleranno utili a fini di ricerca.
Gli incidenti stradali a Firenze nei primi sei mesi del 2022, secondo quanto riferito in una nota del sindaco Nardella dello scorso 6 luglio, sono stati 1.900. In questi sinistri si sono purtroppo registrati anche otto morti (l’ultimo è il rider Sebastian Galassi) e oltre 1.200 feriti. L’eccesso di velocità è stato tra le principali cause o concause di questi. Sempre nello stesso periodo, sono stati multati, grazie ai rilevatori di velocità (nel loro complesso, non solo i Velocar) più di 200 mezzi che viaggiavano a oltre 120 chilometri orari.
Sul podio un automobilista che sul Viadotto dell’Indiano ha sfrecciato davanti all’autovelox a 160 chilometri orari, seguito subito dopo da un altro trasgressore a 150 sul viadotto Marco Polo, ora sede di un Velocar, e da un altro conducente a 141 su viale Matteotti, ai bordi del centro storico. 140 raggiunti anche su via Giovanni Agnelli, dove sta un altro dei nuovi dispositivi, e 137 su viale Guidoni.
Estremamente pericolosi pure i record rilevati su viale Gramsci, 118 chilometri orari, e lungarno Aldo Moro, 113. Il totale delle infrazioni per eccesso di velocità in città nel primo semestre 2022 è di 160mila multe staccate sul suolo comunale. Prima di comminare una sanzione, tuttavia si detrae il 5% dalla velocità con un minimo di 5 Km/h: a velocità urbana di 50 chilometri orari per esempio, si riceve la multa al superamento dei 56 effettivi, che saranno notificati all’automobilista come 51.