Pisa – «La grande sfida che oggi soprattutto i Comuni devono cogliere è quella di abbracciare lo spirito del PNRR superando i limiti (e in alcuni casi anche gli alibi) che di fatto hanno costituito una zavorra negli anni precedenti», l’esortazione a un cambio di paradigma è di Gabriele Cei, responsabile ONSAI (osservatorio nazionale servizi architettura ingegneria) e responsabile del settore bandi e concorsi per l’Ordine degli Architetti di Pisa.
«Dentro la cornice del PNRR – prosegue Cei -, il Governo ha inserito opportunità e forme di supporto che non trovano precedenti nella storia repubblicana. Per la prima volta, sono stati previsti e concretamente attuati interventi normativi volti a superare le rigide regole della burocrazia, a derogare ai vincoli ormai storici della spendig-review, a semplificare i meccanismi di realizzazione dei lavori e delle infrastrutture, e a rimuovere (almeno fino al 2026) i vincoli e i legami che troppo spesso ostacolano la corsa verso il cambiamento».
Secondo Cei, «in un quadro in cui gli uffici hanno carenza di personale, è evidente che gli architetti liberi professionisti hanno ed avranno un ruolo centrale per cercare di adempiere a passaggi intricati ed evitare a tanti Comuni di perdere questa occasione probabilmente irripetibile. In molti hanno lanciato l’allarme sul fatto che la Pubblica amministrazione territoriale si sia trovata in grande difficoltà nell’intercettare i bandi del Pnrr per una conclamata carenza di competenze progettuali».
Nel corso della recente Tre giorni in Ordine, il momento di formazione e riflessione organizzato dall’Ordine degli Architetti di Pisa, è emersa la consapevolezza di alcuni Comuni di fronte alla centralità del ruolo degli Architetti. «La presenza di molti amministratori partecipare alla nostra tre giorni – aggiunge Cei -, è il segnale che a livello locale ci sia voglia di capire il cambiamento e l’opportunità. L’augurio non può che essere quello che l’interesse si trasformi in azioni e scelte concrete e lungimiranti nell’interesse collettivo che noi architetti andiamo richiamando».
«Negli ultimi mesi – spiega l’architetti – c’è stata una impennata di concorsi di idee e di progettazione, passando da una media di 12,5 a una di 31 concorsi al mese. Questo è connesso al PNRR e al Fondo di progettazione per la coesione territoriale. Obiettivo di quest’ultimo è favorire la partecipazione dei territori ai bandi attuativi del PNRR, avviando nuove progettualità per la creazione di un parco progetti consistente, diversificato e innovativo».
Gli enti potranno avviare i concorsi entro il 18 febbraio 2023 e impegnare le risorse assegnate dal Fondo tramite affidamento di incarichi per la redazione di progetti di fattibilità tecnica ed economica. Il Fondo ha una dotazione di 161,5 milioni di euro. «L’obiettivo – conclude Cei – è aiutare i territori a superare le vulnerabilità socio-ecologiche, avviare la transizione «verde» e incentivare l’innovazione».