Massarosa (Lucca) – Anche un territorio parecchio collinare come quello di Massarosa ha scelto di dare sviluppo alla mobilità dolce. Un’attenzione, in questo senso, è stata testimoniata anche dall’adesione al progetto «Bike to work», che per alcuni anni è stato un fiore all’occhiello del Comune.
Per quanto riguarda le piste ciclabili, a Massarosa sono sviluppate soprattutto nelle aree naturalistiche: grazie alla sua vasta rete di sentieri, il territorio offre due lunghe ciclopiste immerse nella zona del padule e del lago. Le ciclabili sono fruibili in tutti i periodi dell’anno da famiglie e appassionati della natura. Si tratta di percorsi naturalistici che permettono di scoprire tante peculiarità del territorio, a partire dalla coltivazione di fiori di loto , passando per l’oasi naturalistica e i riflessi del lago di Massaciuccoli, per arrivare ai luoghi cari del maestro Giacomo Puccini che qui aveva deciso di vivere.
Una delle due piste è la «Fiori di Loto», lunga circa 1,7 chilometri, che nasce vicino allo stadio comunale: da lì, si lambisce canneto e ferrovia per arrivare fino alla stazione di Bozzano, immersi nel paesaggio del padule. Si attraversano anche specchi d’acqua con passerelle sopraelevate in materiali eco-compatibili. L’altra grande arteria lenta del territorio è la ciclopista «Giacomo Puccini», dedicata al maestro, che proprio sul lago di Massaciuccoli aveva scelto di vivere e di trascorrere le sue giornate, sponda Torre del Lago, tra la composizione della musica e le battute di caccia.
La pista unisce la valle del Serchio alla Versilia, passando da Lucca, e tocca tutti i luoghi della vita del Maestro, dai boschi della valle del Serchio, dove si trova la casa degli avi a Celle Puccini, alla città murata dove nacque nella casa di corte san Lorenzo, al lago di Massaciuccoli e alla Versilia dove visse gli ultimi anni della sua vita, tra la musica e i passatempi preferiti con gli amici: i motori e la caccia.
Da nord, alla pista si accede da Ponte a Moriano, a pochi chilometri da Lucca, e da lì comincia il percorso che costeggia il fiume Serchio per circa 40 chilometri. A Ponte san Quirico, la ciclabile si innesta sul percorso del Parco Fluviale del Serchio fino a Ponte san Pietro, in località Nave. Percorrendo la riva del Serchio si raggiunge Ripafratta, la via di Radicata, quindi il tratto che arriva al ponte sul Fossa Nuova per poi raggiungere il lago di Massaciuccoli, esattamente all’altezza della piazza del porticciolo di fronte alla sede della Lipu.
Sul territorio massarosese si accede anche da Quiesa, alle spalle dell’edificio della Ex Brilla. Il percorso, che parte dall’imbocco della valle del Serchio, sotto le cime delle Apuane e dell’Appennino, si inoltra così nella campagna lucchese tra filari di pioppi, case coloniche e campi coltivati fino a raggiungere l’area della bonifica di Massaciuccoli e il lago, che fu tanto caro al Maestro.
Il sogno è il periplo del Massaciuccoli. L’idea è stata rilanciata nel dibattito pubblico dal neoassessore Navari
Il nuovo assessore alla mobilità sostenibile del comune di Massarosa Mario Navari, insediatosi da poche settimane, ha già provato a rilanciare l’idea: una pista ciclabile tra Massarosa, Vecchiano e Viareggio che consenta di percorrere sulle due ruote l’intero perimetro del lago di Massaciuccoli. Un’idea di cui si discute da tempo ma che, fin qui, non ha mai trovato la strada per essere tradotta in realtà.