Grosseto – «Elemento strategico attraverso cui promuovere la mobilità ciclabile è la Ciclovia Tirrenica, un’infrastruttura leggera importantissima per la Toscana e l’Italia tutta». Angelo Gentili (Legambiente) pone l’attenzione anche sul «percorso ciclabile – dice – che prende il via da Ventimiglia, al confine con la Francia, e giunge lungo la costa, fino a Roma, sviluppandosi per un totale di quasi 1.000 chilometri. Toscana, Lazio e Liguria possono dunque diventare stazioni di partenza non solo infrastrutturali ma culturali».
«La nostra associazione – dice Gentili – ha sempre creduto in questo progetto, sin da quando, già nel 2013, consegnò alla Regione Toscana uno studio sul tracciato della Ciclovia. Nel tempo, la sensibilità è aumentata notevolmente come, del resto, è cresciuta la richiesta del mercato di un sistema turistico sempre più slow, green e sostenibile. Indubbiamente, l’itinerario rappresenta un’opportunità per le aree attraversate, favorendone lo sviluppo e l’economia locale, incrementando il turismo sostenibile e destagionalizzando le presenze.
Adesso, serve proseguire speditamente per il completamento dei 560 chilometri toscani, anche alla luce delle risorse messe a disposizione nel Pnrr. La nostra Regione deve spingere sempre più l’acceleratore sulla ciclabilità, a partire da un sempre maggiore investimento in termini di risorse ma anche di energie e pianificazione sul turismo ciclabile, apripista essenziale di un approccio sostenibile dell’intero comparto.
La Maremma rappresenta senza dubbio uno degli snodi cruciali della Ciclovia e da essa può trarre un beneficio inestimabile sia in termini di offerta turistica che di nuova interpretazione della mobilità, puntando sempre più sull’intermodalità. Basti pensare ai numerosi tratti di questa arteria leggera già realizzati o in via di realizzazione su tutta la nostra costa, da Nord a Sud, a partire dallo strategico e recentemente completato ponte ciclabile sull’Ombrone».