Firenze – Secondo una recente classifica de Il Sole24Ore, Firenze è la prima città metropolitana per qualità della vita dei bambini. La graduatoria viene stilata anche grazie ad una serie di indici forniti anche dai servizi scolastici rivolti ai più piccoli. A fare il punto della situazione ci ha pensato l’assessore Sara Funaro, che si occupa della scuola nel Comune di Firenze.
Assessore Funaro, quali sono i principali servizi che il Comune offre ai bambini in età scolare e pre scolare?
«I servizi che eroghiamo sono molti e di varia natura. Principalmente si dividono in due categorie: da una parte i servizi educativi e dall’altra i servizi di supporto alla scuola, anche negli orari extra scolastici. Mense, trasporti, assistenza educativa alla disabilità, un centro di alfabetizzazione per stranieri e altri, con i quali cerchiamo di essere il più possibile presenti e vicini alle famiglie. Naturalmente puntiamo molto anche sulla sensibilizzazione verso varie tematiche, grazie a una serie di progetti incentrati su digitalizzazione o educazione ambientale, per esempio».
Parlando proprio della digitalizzazione, a che punto è Firenze?
«Credo di poter dire che la Direzione Istruzione, è una delle più avanti. Abbiamo vari tipi di servizi, sia interattivi che di accesso diretto. C’è per esempio Scuola-Mobile, un’App che permette alle famiglie di monitorare via via alcuni servizi offerti, oppure quella dedicata alle mense, che permette di consultare i menù e gli alimenti, oltre che, per esempio, fornire dei consigli alimentari per i bambini a casa. Cerchiamo di unire i servizi digitali alla vita delle persone. Uniamo l’innovazione e i servizi smart come accompagnamento alla fragilità, e vogliamo portare avanti il processo».
Dopo due anni di dad, vede un futuro sempre più digitale per la scuola?
«Se devo guardare al mondo della scuola, con la pandemia e la dad ci siamo accorti che le scuole non erano pronte per affrontare l’emergenza. Sull’insegnamento a distanza c’è da fare un lavoro importante, e abbiamo progetti che vanno in questa direzione. La pandemia ci ha insegnato che la scuola è fondamentale in presenza, e che l’innovazione va coniugata con la relazione interpesonale, ma dobbiamo avere scuole che siano sempre più accessibili e al passo con i tempi. Le nuove scuole che costruiremo hanno un alto tasso di digitalizzazione proprio per questo motivo. La scuola deve integrare il mondo digitale nei servizi offerti in presenza, diventando capace di coniugare la didattica in presenza con l’innovazione e dove necessario utilizzare sistemi a distanza Le nostre progettualità erano orientate già in questa direzione, con la pandemia le tempistiche si sono ulteriormente accelerate».
Un canale Youtube per i bambini
Durante la pandemia il Comune aveva lanciato ’Tubo Parlante’ Durante il lockdown, per tenere viva la relazione tra educatori e i bambini più piccoli, il Comune di Firenze aveva lanciato un canale Youtube chiamato “Tubo Parlante“. In questo spazio venivano caricati video per i bimbi, con laboratori, favole e attività. L’obbiettivo del progetto era quello di tenere attivo il rapporto tra bambini, famiglie e scuola, anche durante il lockdown.