Massarosa (Lucca) – Un’azienda con le radici ben piantate nella storia del territorio, ma con uno sguardo sempre rivolto all’innovazione e al futuro. Salov, leader mondiale nel settore oleario, ha inserito nel suo primo bilancio di sostenibilità un quadro completo delle iniziative progettuali intraprese in chiave di adattamento.
Nel documento, l’azienda racconta in prima persona attività e progetti, rendicontando le performance dell’esercizio 2020. Per il gruppo la sostenibilità è da sempre un pilastro che guida le strategie aziendali in ambito ambientale, sociale ed economico, all’interno di un percorso di miglioramento continuo. Si tratta infatti solo dell’ultima tappa di un cammino iniziato negli anni ’90 con la fondazione di quella che oggi è l’azienda agricola Villa Filippo Berio, una delle più grandi proprietà olivicole in Toscana, che si estende per 75 ettari e che ospita 22.500 piante di ulivo di diverse varietà.
Salov ha contribuito ad abbattere le emissioni di anidride carbonica grazie a un impianto di trigenerazione dell’energia. L’impianto produce quasi il 50 per cento dell’energia elettrica necessaria alla fabbrica e, grazie al recupero e conversione dell’energia termica, fornisce il 50 per cento dell’energia frigorifera. L’energia elettrica prodotta immessa in rete ne riduce il costo aumentandone l’efficienza in termini di sostenibilità ambientale.
Malgrado un aumento del 21,7 per cento nei consumi totali di energia elettrica rispetto al 2019, Salov in realtà ha ridotto su base annua i consumi specifici di energia elettrica ed energia termica per tonnellata di prodotto. Le emissioni dirette di monossido di carbonio sono calate del 48,44 per cento, dai 609 chili del 2019 ai 314 del 2020. I consumi idrici hanno registrato un decremento del 10 per cento del consumo specifico unitario rispetto al 2019 (litri di acqua consumata rispetto ai litri di olio prodotti).
La situazione dei reflui, gestita da un impianto di depurazione dimensionato per il carico di una cittadina di 20.000 abitanti e monitorata dal laboratorio interno all’azienda mediante analisi chimico-fisiche a campione effettuate a cadenza settimanale, mostra un costante miglioramento nella qualità delle acque restituite all’ambiente. La migliore dimostrazione di come in Salov il miglioramento continuo generi un circuito virtuoso di innovazione sostenibile è offerta dal Metodo Berio, progetto avviato a fine 2019 a sostegno dell’introduzione sul mercato italiano di Filippo Berio, marchio storico dell’azienda e in precedenza presente solo all’estero.
Se la crescita del 2020 era stata favorita dal boom di consumi domestici dovuti alle chiusure degli esercizi commerciali, la conferma di quei livelli anche nel 2021 va ascritta per intero alle capacità aziendali. Salov, gruppo industriale tra i principali player mondiali del settore oleario, ha approvato i conti dell’ultimo esercizio con vendite per 120 milioni di litri, come nel 2020, mentre il fatturato netto consolidato è cresciuto del 12,27 oer cento su base annua, arrivando a 376,77 milioni di euro.