Versilia – Cresce la domanda di olio toscano e per aumentare la produttività degli oliveti si sperimenta il volo dei droni impollinatori. In un prossimo, e nemmeno tanto lontano futuro, sopra i secolari olivi che caratterizzano il panorama regionale vedremo con sempre più frequenza volare gli aeromobili a pilotaggio remoto.
Sono loro, i droni, i nuovi alleati degli agricoltori chiamati a “spargere” il polline sulle piante nel momento cruciale della fioritura e soprattutto capaci di farlo in tutte le quelle situazioni collinari e pedemontane che rendono complicate e molto dispendiose anche le più semplice operazioni agronomiche. Ad annunciarlo è Coldiretti Toscana in occasione della presentazione del progetto nell’ambito della consegna degli Oscar Green che si è tenuta a Firenze e che conferma la regione all’avanguardia nella sperimentazione delle tecniche di agricoltura di precisione.
Due le principali fasi previste dal progetto sperimentale: la prima prevede l’impiego di un aspirapolline portato a spalla con il quale l’agricoltore aspira il polline in purezza dagli olivi; nella seconda fase il polline raccolto viene sparso tramite l’utilizzo di un drone che consente di coprire un ettaro di olivi in pochi minuti di volo oppure attraverso dei soffiatori a mano. La finalità è quella di raggiungere anche le piante che si trovano in zone collinari e pedemontane più difficili ed ottenere una maggiore impollinazione dei fiori presenti sugli olivi. Ma da sola l’impollinazione tramite drone non basta.
«A fianco di questa attività dobbiamo migliorare l’apporto idrico e cambiare approccio – spiega il presidente di Coldiretti Toscana Fabrizio Filippi –; quest’estate abbiamo avuto un nuovo avvertimento. La siccità ha rischiato di compromettere la prossima raccolta olivicola e solo l’arrivo delle precipitazioni di agosto ha evitato un disastro. Dal recupero degli invasi aziendali oggi inutilizzati a causa della burocrazia e dei costi di gestione può arrivare una risposta rapida ed efficace al tema della raccolta delle acque e dell’irrigazione di soccorso. Su questo particolare punto stiamo lavorando con la Regione Toscana. L’altro tema è quello di aumentare gli investimenti sull’agricoltura di precisione per ridurre gli sprechi, salvaguardare la fertilità del suolo ed aumentare la produttività».
Insomma, la tecnologia al servizio dell’agricoltura per renderla sempre più produttiva, ma senza aumentare l’impatto ambientale delle coltivazioni. Un settore più green e sostenibile, ma senza regredire a livello di efficienza.