Montecatini Terme (Pistoia) – «Gli alberghi di Montecatini puntano ai finanziamenti per l’ammodernamento energetico previsti dal piano di ripresa e resilienza, per una gestione più razionale e all’avanguardia». Fabio Cenni, presidente di Asshotel-Confesercenti, conferma la partecipazione di numerose strutture ricettive presenti in città al bando che dà diritto a una copertura dell’80%, tramite la cessione del credito di imposta, delle spese da sostenere. La città punta così a una gestione alberghiera più efficiente per il suo rilancio.
«La misura – conferma – sostiene i progetti di riqualificazione e ammodernamento delle attività del comparto turistico. Le domande potevano essere presentate dal 28 febbraio al 30 marzo. Siamo in attesa delle risposte. L’incentivo è gestito da Invitalia ed è promosso dal ministero per il Turismo. L’iniziativa è prevista dal piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La dotazione complessiva è di 600 milioni di euro».
Cenni ricorda che «gli incentivi potevano essere richiesti per il miglioramento dell’efficienza energetica, la riqualificazione antisismica, l’eliminazione delle barriere architettoniche, la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia, l’installazione di manufatti e prefabbricati, oltre che la realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali), la digitalizzazione e l’acquisto di mobili. Il 50% delle risorse stanziate è destinato agli interventi di riqualificazione energetica. Il 40% è invece destinato alle imprese con sede in una delle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia».
Il presidente di Asshotel ribadisce che «sono previste due forme di incentivo. La prima è il credito d’imposta fino all’80% delle spese ammissibili, utilizzabile solo in compensazione dall’anno successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, e comunque entro il 31 dicembre 2025. Il credito d’imposta è cedibile, in tutto o in parte, a soggetti terzi (banche e altri intermediari finanziari)».
La seconda possibilità, continua Cenni, è il contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili, per un importo massimo di 40mila euro. Il contributo viene erogato con bonifico bancario in un’unica soluzione, a conclusione degli interventi. È tuttavia possibile ottenere un anticipo fino al 30% dell’importo totale. Il contributo a fondo perduto può essere aumentato fino a ulteriori 30mila euro se almeno il 15% delle spese sono destinate alla digitalizzazione e innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica. L’aumento può essere anche fino a ulteriori 20mila euro per l’imprenditoria femminile, per le società cooperative e le società di persone costituite per almeno il 60% da giovani fino a 35 anni; per le società di capitali con almeno i due terzi quote possedute da giovani e con organi di amministrazione costituiti per almeno i due terzi da giovani, per le imprese individuali gestite da giovani, che operano nel settore del turismo».
Anche Montecatini punta dunque ad avere strutture più efficienti e moderne, soprattutto sotto il profilo energetico e della digitalizzazione, per favorire un turismo smart che possa trovare nella città termale tutti i comfort necessari, anche quelli virtuali.
C’è la necessità di ripensare tutto
La lunga crisi delle Terme, aggravata dalla pandemia prima e dalla guerra poi, pone la necessità di ripensare il modello dell’offerta turistica di Montecatini e quindi rende particolarmente importante puntare su strutture ricettive moderne. La strada della digitalizzazione può essere una soluzione.