Arezzo – Il sogno di reinventare la mobilità urbana parte dalla Svezia e arriva ad Arezzo, per la precisione a Pieve a Presciano, nel comune di Laterina Pergine Valdarno. E’ il sogno, ora diventato realtà, dell’azienda svedese Jetson che ha sviluppato un drone per trasporto umano. Una sorta di scooter volante, con quattro eliche, perché la mobilità del futuro passa anche dai cieli. Il progetto, che prende il nome di «One», è stato messo a punto dallo svedese Peter Ternstrom e dal polacco Tomasz Patan.
Il velivolo ha quattro motori e senza batterie pesa appena 40 chili. Ha un’autonomia in volo di circa 20 minuti ma nel 2024 l’azienda sta pensando a nuovi modelli con un’autonomia più elevata. Il software fa quasi tutto e il mezzo è semplicissimo da pilotare. Il drone si tiene in equilibrio da solo, basta ad esempio spingere un pulsante per decollare o tornare alla base. Ma volendo si può inserire il controllo manuale. Insomma un vero e proprio gioiello che nasce in Toscana.
Sì perché, dopo i primi progetti in Svezia, l’azienda ha scelto la provincia di Arezzo per mettere a punto lo scooter volante. Nella zona di Laterina ha costruito un suo. Ma sarà anche il luogo dove i clienti potranno seguire una sorta di «scuola guida». Lo scopo è evidente, quanto emozionante: reinventare la mobilità urbana, permettendo all’utente di recarsi al lavoro volando. Sembrano idee di un futuro lontano, in realtà la Jetson commercializzerà il velivolo a partire dal 2023.
Il costo? Intorno agli ottantamila euro. Gli ordini sono da tempo arrivati. Sono circa 500 e nei prossimi mesi la commercializzazione sarà realtà. Ogni dotazione di sicurezza è compresa, anche un paracadute per le emergenze più gravi. Arriva tutto a casa, smontato. Il kit di montaggio include un telaio in alluminio, il controller del motore, le eliche e i motori e naturalmente la guida per poterlo montare.
Pezzo dopo pezzo vedrete «nascere» il vostro scooter volante, magari nel vostro garage, come quello svedese dove è nato il progetto originale, dall’ingegno di Peter Ternstrom e di Tomasz Patan. Intanto le prove, sul «campo volo» a Pieve a Presciano proseguono e vengono diffuse sulla seguitissima pagina Facebook della Jetson.
Il cuore del progetto è proprio una pista di ottocento metri, un vero e proprio aeroporto privato, già utilizzata per atterraggi e decollo di piccoli aerei, adiacente ad una vecchia filiera in disuso, un tempo adibita a produzione della seta e poi, nel periodo della seconda guerra mondiale, riadattata alla produzione di paracaduti.
Lì sono stati realizzati gli uffici, uno showroom, una parte della produzione e farà da quartier generale europeo della società, che ha pre ordini da tutto il mondo. Un’azienda, la Jetson, nella quale credono molti investitori. Se è vero come afferma il presidente, ha raccolto finanziamenti per otto milioni di dollari. Non male in un periodo di incertezza dei mercati.