Pistoia – Nelle città del futuro la mobilità è sostenibile e quale modo migliore di spostarsi se non con i mezzi pubblici? Nella nostra regione la sfida del trasporto pubblico locale è in mano al neo gestore Autolinee Toscane, che fa sapere che fin dall’inizio ha dovuto affrontare un subentro complesso, segnato dall’aver ereditato carenza di personale e di mezzi, con l’intento di voler innovare e migliorare il trasporto pubblico della Toscana, armonizzando i processi di 21 aziende diverse su ogni territorio, comprese quelle nell’area pistoiese.
Inoltre c’è stato da fare i conti con le difficoltà legate al Covid, alla crisi internazionale e alla carenza di conducenti. Tra dicembre e marzo 2022 una forte ondata di contagi ha portato fino a 700 conducenti a casa, con inevitabili riflessi sul servizio.
«Abbiamo assunto subito personale per garantire il servizio, abbiamo avviato la ricerca ordinaria dei conducenti, anche aprendo un portale ad hoc, ma soprattutto, in pochi mesi, abbiamo istituito l’accademia per futuri autisti – commenta il presidente di AT, Gianni Bechelli –. Si tratta di una scuola aziendale rivolta prima ad under 29, poi estesa anche agli over 29, dove Autolinee forma e sostiene i costi per la patente D e CQC e garantisce fino da subito di iniziare a svolgere la professione, assumendo, già nella fase di formazione, i giovani e meno giovani interessati».
Infatti, nel bacino pistoiese la media dei mezzi è di 13 anni di età, Oltre la metà della flotta che fa servizio urbano ed extraurbano supera i 15 anni di età, con punte per alcuni mezzi che toccano i 22 anni di servizio. Basti pensare che in Toscana la media è di 12 anni e in Europa 6-7 anni. La società ha fin da subito investito in nuovi mezzi. In provincia sono arrivati 18 nuovi bus grazie ad un investimento di 3,6 milioni di euro. I nuovi mezzi – 10 bus urbani Mercedes Conecto e 8 nuovi bus extraurbani Iveco Crossway – sono entrati in servizio tra marzo e settembre per servire le aree urbane ed extraurbane.
Tutti i mezzi urbani hanno una capienza di 108 posti, quelli extraurbani vanno dai 70 agli 80 posti, tutti motorizzati Euro VI, che consentono una sensibile riduzione delle emissioni inquinanti, sedute anti-vandalo e accessibilità completa per le persone disabili, avendo una pedana elettrica e uno spazio apposito. Come tutti i nuovi bus nuovi entrati in servizio, i bus urbani sono di colore bianco e quelli extraurbani di colore blu, che sono il modello – per estetica, allestimento e colore – che via via viene applicato ai nuovi mezzi che vengono acquistati e utilizzati per fare servizio extraurbano in tutta la regione. «Tra il 2022 e il 2023 in Toscana circoleranno oltre 200 bus nuovi, frutto di un investimento di oltre 40 milioni di euro – commenta il Presidente Gianni Bechelli –. Solo per Pistoia, con i 18 bus nuovi acquistati, abbiamo messo in campo 3,6 milioni di euro. Questi investimenti sostengono l’aumento della flotta ma soprattutto la progressiva sostituzione di mezzi vecchi e inquinati, abbassando di volta in volta l’età media dei bus che, a Pistoia, finora era di 13 anni».
«Massimo impegno per servizi migliori». Gianni Bechelli: «Grande collaborazione con gli enti del territorio»
«L’impegno di Autolinee Toscane è massimo, come l’ascolto dei passeggeri e la collaborazione con gli enti al fine di ottimizzare al massimo il servizio, nonostante le grandi difficoltà non dipese da noi – commenta il presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli –. Siamo al lavoro, senza sosta, per apportare, nel più breve tempo possibile, un insieme di miglioramenti, acquisto di bus e assunzione di personale. Tutte attività essenziali a migliorare sensibilmente il servizio». Nella nostra provincia, come ha ricordato il presidente di At Bechelli sono arrivati diciotto nuovi autobus per un investimento di 3,6 milioni di euro.