Empoli – Una città da ’ville lumiere’. Tra gli ultimi progetti smart della giunta Barnini c’è sicuramente il maxi piano per l’illuminazione pubblica, sottoscritto grazie ad un accordo con la francese Citelum, la ditta che si è occupata anche di illuminare Parigi.
Il progetto ha consentito di rinnovare ben 6.300 punti luce sul territorio, per un servizio di 10 anni, dal 2019 al 2029, che costerà alle casse pubbliche un totale di 7.334.400 euro con importo annuale pari a 733.440 euro. Il contratto prevedeva la concessione di servizi energetici per la gestione degli impianti di pubblica illuminazione e degli impianti speciali, con fornitura elettrica, manutenzione ed esecuzione di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica sul territorio.
«Per arrivare alla pubblicazione di questa gara – spiegava il sindaco Barnini nell’ottobre del 2019 – ci sono voluti 4 anni di lavoro da parte di tutti i nostri uffici. Dalle manutenzioni agli elettricisti che hanno avviato il percorso di monitoraggio e di costruzione del data base di tutte le informazioni. Non esisteva prima un documento che racchiudesse il quadro completo dei punti luce presenti in tutta la città. Poi c’è voluto il supporto di Cet per costruire il progetto di investimento e di gestione da mettere a gara e infine tutto l’impegno dell’ufficio tecnico del Comune e dell’ufficio Gare e Contratti per trasformare tutto il materiale in un bando di gara di caratura europea».
Gli obiettivi erano chiari: innovazione tecnologica a beneficio dell’ambiente e della sicurezza ed efficienza nella gestione del servizio con pronto intervento su guasti e necessità di manutenzione. Citelum fa parte del Gruppo EDF, uno dei principali punti di riferimento sul mercato internazionale dell’illuminazione pubblica, dell’efficientamento energetico e dei servizi smart city.
In Italia gestisce attualmente più di 200 contratti illuminando alcuni dei centri urbani più conosciuti e visitati, tra cui Napoli, Venezia, Siena, Piacenza, Cremona, Siracusa, Perugia, L’Aquila e Prato. Le lampade a led che sono state installate consumano molta meno energia e tutto questo si traduce in un dato impressionante: a regime i 6.800 punti luce consumeranno 1.367 tonnellate di anidride carbonica, la Co2, all’anno in meno.
Tra gli obiettivi anche un abbattimento dell’inquinamento luminoso perché le nuove lampade convogliano la luce verso il basso, eliminando l’effetto aureola attorno al palo e diminuendo l’alone luminoso che si può notare anche attorno a Empoli a distanza di chilometri. «Stiamo parlando – aveva concluso Barnini – di uno degli interventi più incisivi per la lotta al cambiamento climatico. L’obiettivo è ridurre le emissioni di Co2 sul territorio di almeno il 40% entro il 2030».
Lampioni intelligenti anche al parco di Serravalle
Grazie all’intervento effettuato di recente più luce e sicurezza per i frequentatori
La rivoluzione dell’illuminazione pubblica non ha risparmiato il parco di Serravalle. Nell’accordo con la francese Citelum è rientrato anche il polmone verde della città, all’interno del quale sono stati efficientati i quattro pali già presenti da anni, nella zona del laghetto, poi sono state rese molto più luminose l’area parcheggio del piazzale, quindi anche l’ingresso al parco, dove si sta costruendo il punto ristoro, e le aree gioco, tra cui quella più recente.
Sono state installate sette colonne da dieci metri di altezza l’una, che andranno a illuminare grazie a numerosi fari a led e i vialetti hanno visto l’installazione di 81 pali da cinque metri l’uno, distanziati l’uno dall’altro 25 metri. Dunque, sono state rese sicure e illuminate le stradine che uniscono i punti di ingresso al parco: l’illuminazione sta facendo da deterrente ai tanti episodi di vandalismo e di inciviltà avvenuti. Ne sono testimonianza le persone che frequentano solitamente il parco per passeggiate e corsette serali.