Santa Luce (Pisa) – La pandemia ha cambiato tante cose. E ha portato la tecnologia digitale anche nel mondo del relax. In mezzo alla campagna. La Valdera, oggi, è meta di migliaia di persone che vogliono farsi un selfie speciale. Dai colori straordinari. Quali? Quelli della lavanda.
Benvenuti nella Provenza Pisana. Qui le colline si dipingono di viola e l’aria si riempie del suo odore intenso. Una meraviglia. In migliaia arrivano da tutta Italia per una passeggiata dentro la bellezza del paesaggio multicolore modellato dagli agricoltori, inondati dal profumo inebriante, dolce e spirituale della lavanda, tra genuina ospitalità, prodotti tipici, attività didattiche.
E’ il nuovo fenomeno turistico della fioritura in Toscana. Esploso durante la pandemia e grazie alla viralità web, i giorni della lavanda tra Santa Luce, Crespina-Lorenzana, Fauglia, Casciana Terme Lari, Orciano Pisano, Castellina Marittima, sono diventati una festa per il territorio lunga giusto il periodo della fioritura e una vetrina per le aziende agricole e gli agriturismi. Un evento anche digitale.
Ci sono decine e decine di post sui social (Facebook e Instagram) che raccontano di persone di ogni età che si sono immortalati in quel mare viola. Che a corredo della foto raccontano sensazioni ed emozioni del loro pomeriggio – o mattina – di relax in questo spicchio di Valdera. E sulle autostrade telematiche aumentano la conoscenza del territorio e della lavanda made in Tuscany. Anche Coldiretti Pisa nei giorni scorsi ha sottolineato l’importanza del progetto ’La Valle dei Profumi’, e che in pochi anni ha messo in moto il turismo della fioriture. Che viaggia sodo, grazie al web. E sempre conosciuto tra smartphone e post. I campi fioriti sono nuove mete turistiche.
Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Pisa, l’ha detto senza mezzi termini: «E’ un fenomeno moderno, a cui hanno contribuito i social». Oggi è un evento per il territorio e per le aziende agricole che hanno saputo cogliere le straordinarie opportunità che ne sono derivate».
«Siamo al cospetto di una nuova forma di fare incoming legata alla stagionalità della fioritura delle erbe officinali e della biodiversità che crea un importante valore aggiunto per l’accoglienza rurale – ha aggiunto Filippi –. Il modello delle Colline Pisane sta facendo scuola. E tutto nasce, dal progetto della ’La Valle dei Profumi’ di cui è capo fila l’azienda Flora Aromatica, che ha sviluppato una vera e propria filiera delle erbe officinali diventando un importante strumento di integrazione al reddito per molte piccole imprese agricole».
La lavanda viene coltivata da una quindicina aziende e ’trasformata’ in oli essenziali destinati a molti settori, dalla cosmetica, all’aromateria fino all’alimentazione. Ma nel corso degli anni è diventata molto di più. Poi le prime immagini dei bagni coloratissimi in mezzo ai campi son o diventati virali. E il fenomeno è in pieno svolgimento.