Firenze – Per il ponte del 25 aprile ci fu chi – a buon diritto – storse il naso di fronte alle fosche previsioni del tempo che annunciavano giorni di piogge abbondanti. Beh, a conti fatti, proprio quelle abbondanti precipitazioni – assieme alle altre di stagione – hanno ’salvato’ Firenze dallo spettro della grande sete che di lì a qualche avrebbe iniziato ad aleggiare sul territorio e su gran parte della Toscana.
In pochi infatti avrebbero immaginato un’estate (e una buona parte dell’autunno) così secchi. Quel che è importante è che Bilancino, alla fine di aprile, era già oltre il 99% di massimo invaso. Insomma, per un ponte rovinato dal maltempo, si profilava un’estate davanti a noi senza problemi idrici. Nonostante la siccità del mese di marzo, già prima delle ultime abbondanti piogge la situazione di Bilancino non era male. Ma a fine aprile i numeri risultavano davvero confortanti, perché erano disponibili, al momento, oltre 68 milioni di metri cubi di acqua (il massimo invaso è pari a 69 milioni, quindi possiamo dire che il lago è attualmente pieno).
«Questo ci garantisce un approvvigionamento sereno per la stagione estiva» annunciarono sorridenti da Publiacqua. «Bilancino – queste le parole il responsabile relazioni esterne, Matteo Colombi, – è una riserva strategica che, tra l’altro, ha una grossissima capacità di riempimento. Le piogge del 25 aprile ci hanno permesso di ottenere un livello di acqua più che buono. Insomma, la situazione per l’area metropolitana è positiva».
Anche se non dovesse più piovere? ci chiedemmo pur facendo i debiti scongiuri. «Certo – fu la risposta – le condizioni meteo vanno sempre monitorate, e deve sempre e comunque restare alta l’attenzione nel contrastare ogni forma di spreco, ma ad oggi possiamo guardare alla bella stagione con tranquillità. Per Firenze non ci saranno problemi di alcun tipo. Qualche minima criticità potrebbe esserci, in caso di siccità prolungata, solo in quelle aree non collegate all’’autostrada dell’acqua’. Si tratta di alcune frazioni di Dicomano, delle aree collinari di Pistoia e di alcune di Quarrata e intorno a Sambuca Pistoiese”.
Bilancino serve indirettamente una ventina di comuni. Dall’invaso del Mugello, l’acqua arriva nella Sieve che poi confluisce nell’Arno, a Pontassieve. Da lì continua la sua corsa verso Firenze: all’Anconella ed a Mantignano ci sono due impianti di potabilizzazione dai quali l’acqua viene letteralmente ‘sparata’ verso Firenze, che è completamente servita da Bilancino. L’acqua poi si dirige verso la piana, arriva a Prato e a Pistoia.