Perugia – Il settore primario dell’economia: l’agricoltura, e la tecnologia. Due mondi apparentemente inconciliabili che invece si incontrano grazie ad Agricolus, l’azienda perugina che dal 2017 lavora per portare «tecnologia nell’agricoltura, aiutando imprenditori e professionisti nelle loro attività per ottimizzare la produzione in quantità e qualità».
A parlare è Valeria Morè, responsabile comunicazione dell’azienda, che lavora a stretto contatto con i soci fondatori come Andrea Cruciani, Ceo dell’impresa o Antonio Natale. Agricolus, oltre che il nome dell’azienda, che impiega una trentina di persone anche molto giovani, è il nome della piattaforma, che si declina attraverso diverse applicazioni e che si avvale di mappe satellitari dalle quali costruire i cosiddetti ‘indici di vegetazione’.
«L’agricoltore – racconta Morè – si registra in versione gratuita, fino a 10 ettari, e mappa il suo campo. Grazie al supporto delle mappe satellitari che fornisce Sentinel II, Agricolus rielabora i dati attraverso Copernicus Open Access Hub e costruisce una ‘smart farming’ fornendo informazioni sulla vigoria della coltivazione, il suo stress idrico e l’indice di clorofilla. Così l’agricoltore vedrà se c’è qualche carenza idrica ed eviterà trattamenti a calendario laddove inutili. Il tutto con immagini aggiornate ogni 3 giorni e con una risoluzione di una distanza di 10 metri per una riflettanza che permette di avere informazioni molto precise».
Agricolus si è distinto anche per lo sviluppo di modelli previsionali che danno indicazioni all’agricoltore su stato di sviluppo della coltivazione, su concimazione, irrigazione ed eventuali malattie. Una lunga serie di strumenti, dunque, che possono integrarsi anche con altre attrezzature come le stazioni meteo. «Il nostro obiettivo – continua Valeria Morè – non è quello di sostituire l’agricoltore ma essere di supporto. L’esperienza e tantomeno il lavoro non possono essere sostituiti, ma possono essere aiutati e ottimizzati».
Per farlo nel migliore dei modi Agricolus ha varato anche l’Academy. «Siamo partiti nel 2018 dall’idea di Andrea Cruciani, volevamo fornire tecnologie ma anche imprimere un cambio di paradigma. Si tratta di quattro lezioni gratuite per tutti, agricoltori e professionisti, con l’obiettivo di fornire una bussola sulle tematiche dell’agricoltura 4.0 e della smart farming».
Agricolus ha ormai superato l’età della start up, ma non si nasconde le difficoltà: «Con gli anni si è fatto più facile, anche perché questi temi sono sempre più caldi. La difficoltà, soprattutto all’inizio, non è stata poca, soprattutto per far capire l’utilità. Del resto, per affrontare questo periodo complesso, l’agricoltura di precisione costituisce una grande spinta, consentendo di applicare il trattamento giusto, nel luogo giusto e al momento giusto».
Modelli previsionali d’avanguardia. Forniscono informazioni anche su concimazione irrigazione e eventuali malattie
Agricolus si è distinto anche per lo sviluppo di modelli previsionali proprietari che danno indicazioni all’agricoltore su stato di sviluppo della coltivazione, su concimazione, irrigazione ed eventuali malattie. Una lunga serie di strumenti, dunque, che possono integrarsi anche con altre attrezzature come le stazioni meteo