Perugia – A scuola di consapevolezza digitale e cyber sicurezza: 200 studenti partecipano al Linux Day. Anche Perugia ha celebrato la Giornata nazionale per il software libero grazie all’iniziativa organizzata dall’Itts ‘Volta’ e Italian Linux Society di Perugia.
Circa duecento studenti umbri, in presenza nella sede dell’Istituto tecnico tecnologico statale (Itts) ‘Alessandro Volta’ di Perugia e collegati a distanza, hanno partecipato alla giornata di formazione e sfida a squadre sulla cyber sicurezza e la consapevolezza digitale, promossa dall’Italian Linux Society (Lis) di Perugia in collaborazione con l’Itts ‘Volta’ di Perugia.
Gli studenti hanno potuto approfondire, insieme agli esperti, diverse tematiche: dalla libertà digitale all’igiene digitale per vivere felici, dall’importanza dell’intelligence nelle soft skills all’importanza della riflessione sulle proprie azioni e i propri errori nei social per accrescere consapevolezza digitale fino alle potenzialità presenti e agli sviluppi futuri dei Bitcoin.
«La nostra è una scuola – ha detto la dirigente scolastica Fabiana Cruciani – che vuole farsi promotrice di un’idea di cultura aperta al mondo. È importante che i ragazzi, futuri adulti di domani, comincino a familiarizzare con sistemi aperti, nella convinzione che la cultura deve essere accessibile a tutti, attraverso una consapevolezza dei mezzi. Il Volta ha una lunga tradizione tecnologica e conoscere anche l’Open source sicuramente è un modo per rendere i ragazzi più aperti al pensiero critico».
Nel corso della giornata di ’sfide’, è stato aperto anche un Lab & Chat per installazioni e supporto del software libero, uno spazio virtuale creato ad hoc per i diversi team, ma anche per rispondere ai diversi quesiti e alle problematiche incontrate nel corso della gara.
«Linux – ha spiegato Sonia Montegiove, del Lis di Perugia –, è un sistema operativo aperto che garantisce quattro libertà fondamentali: libertà di utilizzo del software, di capire come è stato scritto, di condividerlo e di migliorarlo. Questi concetti sono molto importanti perché viviamo in un mondo digitale fatto di strumenti chiusi. Gli stessi Facebook, Instagram, WhatsApp, Tik- Tok, sono mondi che qualcun altro ha deciso come costruire e che non sono trasparenti, una caratteristica che invece garantisce la libertà dell’utente che utilizza uno strumento».
«Con i ragazzi abbiamo anche approfondito il concetto di dieta informativa – ha proseguito Montegiove –. Quello che noi sappiamo del mondo, la nostra informazione, viene decisa da qualcun altro sulla base dei nostri interessi, gusti e persone che frequentiamo, perché lo strumento che utilizziamo è ‘chiuso’ e fa uso dei nostri dati per guidare alcune scelte. Così facendo perdiamo ed erodiamo, alcune fette importanti di libertà. Vogliamo che i ragazzi riflettano su questo aspetto di una società che abbiamo costruito in questo modo e ci auguriamo di essere d’aiuto a cambiare questo mondo, se a loro non piace».
«Il Volta – ha concluso la docente Silvia Suriani, referente del Dipartimento di informatica dell’istituto – è una scuola federata al Cyber high school, programma del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatice, e come tale partecipiamo durante l’anno a progetti da esso proposti quali OliCyber, CyberTrials, Cyber challenge. Invitando gli studenti a un percorso annuale finalizzato non solo alla consapevolezza digitale ma anche ad acquisire competenze di sicurezza informatica. I ragazzi, infatti, non si rendono ben conto degli aspetti malevoli ma vedono solo il bello del digitale e tendono a comportarsi in maniera ‘leggera’, nell’ambiente social. Il nostro compito è informarli sui pericoli in cui possono cadere”.