Macerata – Oltre due milioni di euro per rendere le scuole del Maceratese ancora più aperte e inclusive, motivando gli studenti che abbiano qualche dubbio o difficoltà a non abbandonare il loro percorso scolastico. Il governo, infatti, ha sbloccato in queste settimane i fondi del Pnrr contro la dispersione scolastica, le povertà educative e per superare i divari territoriali. Un piano complessivo da 1,5 miliardi, di cui i primi 500 milioni serviranno a finanziare progetti in 3.198 scuole italiane con studentesse e studenti nella fascia 12-18 anni (8,5 milioni per le Marche per complessive 68 scuole). Si tratta di risorse, come ha spiegato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che vengono assegnate direttamente alle istituzioni scolastiche per realizzare progetti mirati, sulla base di precisi indicatori relativi alla dispersione e al contesto socio-economico.
In provincia di Macerata sono 18 gli istituti che beneficeranno di questi fondi e a cui stanno arrivando le prime comunicazioni: l’istituto tecnico “Antinori” di Camerino (117.934 euro); l’alberghiero “Varnelli” di Cingoli (157.258 euro); gli istituti “Bonifazi” (168.272 euro) e “Corridoni” (97.746 euro) di Civitanova; l’istituto “Corridoni” di Corridonia (183.372 euro); l’istituto agrario “Garibaldi” (129.019 euro), il liceo artistico “Cantalamessa” (111.212 euro), l’Itas “Matteo Ricci” (106.846), l’istituto tecnico-economico “Gentili” (92.362 euro) e l’istituto per geometri “Bramante” (88.968 euro) di Macerata; l’Ipsia “Pocognoni” di Matelica (142.730 euro); l’istituto comprensivo “Lorenzo Lotto” di Monte San Giusto (75.353 euro); l’istituto comprensivo “Medi” di Porto Recanati (72.960 euro); l’istituto di istruzione superiore “Mattei” di Recanati (111.024 euro); l’istituto “Gentili” di San Ginesio (74.323 euro); il tecnico-tecnologico “Divini” di San Severino (110.327 euro); l’Ipsia “Frau” di Sarnano (187.903 euro) e l’istituto “Filelfo” di Tolentino (80.372 euro).
I progetti, che potranno riguardare l’incremento dei docenti in organico, sinergie con istituzioni locali o con associazioni di volontariato, iniziative di sostegno a studenti e famiglie o attività di orientamento, partiranno con il prossimo anno scolastico e avranno durata biennale. A questo primo step, che secondo le stime del Ministero dovrebbe raggiungere almeno 420mila studenti in tutta Italia, faranno seguito altre due tranche di finanziamento, la prima dedicata a favorire l’acquisizione di un diploma ai giovani, anche tra i 18-24 anni, che hanno abbandonato precocemente gli studi, mentre con la seconda saranno attivati progetti per il potenziamento delle competenze di base per superare i divari territoriali e anche alcuni progetti nazionali nelle aree più periferiche delle città e del Paese.