Ferrara – Sono terminati nei giorni scorsi i lavori di consolidamento del baluardo di Sant’Antonio, che apriranno a una nuova fase di interventi, legati al decoro, con l’imminente avvio della pulitura dei mattoni e della rimozione delle erbe infestanti nella porzione superiore. Siamo immersi nel suggestivo contesto della cinta muraria rinascimentale. Situato in corrispondenza del monastero benedettino di Sant’Antonio in Polesine, il baluardo di Sant’Antonio è l’elemento centrale del sistema bastionato meridionale, a ridosso della sponda del Po, quasi del tutto interrato già alla fine del XVI secolo. Insieme ai baluardi di San Pietro e a quello dell’Amore, anche questa struttura fu edificata su impulso del duca Alfonso II d’Este, tra il 1578 e il 1585.
Qui, ad agosto gli operai dell’azienda Pr Consolidamenti Srl, con sede a Tresignana (Fe), hanno avviato un delicato intervento sperimentale. Le tecniche impiegate e l’esperienza messa in campo sono state documentate anche attraverso video, e con l’ausilio di droni, e costituiranno oggetto di studio anche per tecnici e studenti, saranno inoltre replicate in situazioni analoghe per la tutela di beni monumentali. Diamo uno sguardo complessivo all’articolato intervento.
Le operazioni conclusive di consolidamento hanno portato all’installazione di sei pali a contrasto in corrispondenza delle fondazioni del baluardo, per prevenire i fenomeni di cedimento e ‘rototraslazione’ della punta della fortificazione.
«Un intervento necessario per la tutela e la prevenzione e all’avanguardia per metodologie impiegate – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Andrea Maggi – . Ora procediamo con la fase di recupero ‘estetico’, la pulitura del paramento e l’eliminazione delle erbe infestanti. La cura del patrimonio storico delle mura prosegue con il progetto ‘Un chilometro di mura all’anno’, l’azione di restauro conservativo partita l’anno scorso da viale Belvedere e oggi già oltre Porta degli Angeli».
L’intervento al baluardo di Sant’Antonio è stato voluto dall’amministrazione e si aggiunge al progetto ‘Un chilometro di mura all’anno’ per il progressivo recupero e la valorizzazione dell’intera cinta muraria, con un investimento di ulteriori 300mila euro. In questa cifra sono compresi anche i lavori realizzati al baluardo di San Pietro, dove recentemente è stato effettuato il disboscamento e la rimozione della vegetazione infestante, e dannosa per l’integrità delle mura.