Cinque Terre – Il Parco nazionale area marina protetta delle Cinque Terre rappresenta da anni un laboratorio e incubatore di innovazione, sostenibilità e protezione della biodiversità. E’ un grande palco scientifico che si estende sopra una grande fetta di terra e di mare, come un unico grande organismo vivente da proteggere e salvaguardare. Nell’ultimo secolo le trasformazioni economiche e sociali hanno determinato una forte flessione della popolazione e l’abbandono graduale delle attività agricole.
Al degrado del panorama agricolo è seguito un grande sviluppo turistico non sempre attento alle fragilità del territorio. «In questo contesto il Parco rappresenta un laboratorio di idee e progetti improntati alla sostenibilità, all’innovazione, in cui sperimentare sempre nuove soluzioni a tutela della biodiversità, della conservazione del paesaggio agricolo e a supporto di un’economia circolare attenta al miglioramento delle prestazioni ambientali – sottolinea la presidente del Parco Donatella Bianchi –. In uno scenario segnato dalla recente pandemia mondiale, dalla crisi climatica e nel solco di un sempre più urgente processo di transizione ecologica, il Parco ha concentrato gli sforzi per progettare ed essere pronto al futuro che verrà».
Come? Anche attraverso la mobilità sostenibile e la lotta ai cambiamenti climatici con progetti integrati calibrati sulla realtà locale. Il Parco, nell’ambito del bando ‘Parchi per il clima’, promosso a partire dal 2019, dall’allora ministero della Transizione ecologica, in tema di lotta ai cambiamenti climatici e protezione attiva delle risorse naturali, ha avviato una serie di progetti integrati quali l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare pubblico in disponibilità come la propria sede, quella dell’Ostello di Corniglia e delle sedi municipali di Monterosso e di Vernazza; la creazione di servizi e infrastrutture di mobilità sostenibile sia a terra sia in mare, attraverso l’acquisto di imbarcazioni elettriche dedicate alle attività di gestione, sorveglianza, monitoraggio e supporto alla fruizione nautica dell’Area marina protetta da fornire in dotazione al Parco e ai Comuni delle Cinque Terre.
Iniziativa, quest’ultima, che mira alla completa autonomia energetica attraverso la creazione di stazioni di ricarica dedicate alle banchine. In tema di lotta al dissesto idrogeologico e salvaguardia del paesaggio agricolo, sempre nella misura del Mite, è prevista la realizzazione di nuove linee a monorotaia a motrice elettrica. L’intervento prevede il potenziamento e la creazione di nuovi impianti a cremagliera su tutto il territorio dell’area protetta per il trasporto di materiali e passeggeri, con il duplice obiettivo di valorizzazione in chiave agricola e di fruizione turistica, zone di pregio paesaggistico, ambientale e sociale, caratterizzate da particolare acclività.
Tra gli interventi messi in cantiere dal Parco delle Cinque Terre e che puntano all’innovazione tecnologica c’è quello per il supporto alla prevenzione e al governo degli incendi boschivi che prevede sia il potenziamento della rete di monitoraggio meteorologico, sia la realizzazione di un impianto con finalità di contrasto attivo agli incendi.
«Nuove soluzioni per la biodiversità»
«In questo contesto il Parco rappresenta un laboratorio di idee e progetti improntati alla sostenibilità, all’innovazione, in cui sperimentare sempre nuove soluzioni a tutela della biodiversità, della conservazione del paesaggio agricolo e a supporto di un’economia circolare negli ultimi anni in particolare moltyo attenta al miglioramento delle prestazioni ambientali – sottolinea la presidente del Parco Donatella Bianchi –. In uno scenario segnato dalla recente pandemia mondiale, dalla crisi climatica e nel solco di un sempre più urgente processo di transizione verso soluzioni più ecologiche e rispettose dell’ambiente, il Parco ha concentrato gli sforzi per progettare ed essere pronto al futuro che verrà».