Sarzana – La realizzazione delle due centrali idroelettriche sarzanesi Fiori e Tognoni affonda le radici negli anni Trenta, i primi anni di vita del Canale Lunense che ne era il proprietario. Vennero poi statalizzate da Enel e successivamente, la prima riacquisita al patrimonio del Consorzio Canale Lunense e ammodernata nel 2014, la seconda acquistata da una società privata. Il Consorzio Canale Lunense, ente di irrigazione e bonifica, è titolare di una centrale idroelettrica che produce circa 1.000 megawatt all’ora annui di energia pulita, in prossimità della storica sede istituzionale di via Paci a Sarzana.
La centrale sfrutta un salto di 5 metri dell’acqua portata dall’asta irrigua la cui presa è situata sul fiume Magra a Stadano, comune di Aulla, prima di percorrere per 24 chilometri tutta la piana della vallata. La seconda, di proprietà di una società privata, ha una produzione annua di oltre 3000 Megawattora. La centrale Fiori è costituita da un bacino di carico, munito di sifone Gregotti, da uno scaricatore di fondo con paratoie e battente, manovrabile a mano a mezzo di argano.
La centrale Tognoni prende acqua dal Canale Lunense ma è di proprietà privata: ha una superficie coperta di 236 metri quadrati. Le opere idrauliche annesse alla centrale Tognoni, sono rappresentate da un bacino di carico, da una condotta forzata, già utilizzata per l’alimentazione dei gruppi generatori, costruita in lamiera chiodata, con diametro interno di 2 metri. La centrale, già di proprietà Enel, è stata acquistata dalla ’Altra Dimensione srl’ di Verona.