Amandola (Fermo) – «Siamo veramente molto felici, oggi è un grande giorno per tutto il territorio montano, finalmente si completa un sogno da anni rincorso e si rispettano soprattutto le promesse fatte ai cittadini in un momento ancora più difficile e preoccupante dove avere un’assistenza sanitaria completa ed efficiente è di assoluta importanza». Con queste parole, nel marzo 2020, il sindaco di Amandola, Adolfo Marinangeli, annunciava il completamento dell’iter burocratico-progettuale «in tempi incredibilmente veloci» e l’aggiudicazione dei lavori della più grande opera pubblica della ricostruzione post-sisma che consegnerà al territorio dei Sibillini un presidio ospedaliero di grande importanza.
Oggi, quei lavori sono in uno stato di avanzato completamento e presto Amandola avrà il suo nuovo ospedale montano, una struttura di una importanza fondamentale che non servirà solo il piccolo comune fermano ma ben tre province: Fermo, Macerata e Ascoli. Il costo complessivo della struttura è di 18,8 milioni di euro: 13,8 milioni saranno finanziati grazie alle risorse della ricostruzione sisma che la Regione Marche ha deciso di destinare alle opere sanitarie e gli altri 5 milioni sono una donazione della compagnia petrolifera Rosneft.
In merito al progetto, il Gruppo Kos Santo Stefano ha presentato una proposta di sponsorizzazione che ha permesso di accelerare di molto i tempi relativi all’incarico di progettazione e di andare subito a bando, appena terminata la progettazione esecutiva, risparmiando molti mesi. La nuova struttura di Amandola viene realizzata su un’area di 32mila metri quadrati, l’ospedale occuperà circa 9mila metri quadrati, con piani ’scalettati’ che si adattano all’andamento del terreno, massima altezza di due piani, sezione ispirata all’abitato storico.
Sono 80 i posti letto previsti (7 tecnici) di cui 40 per la Rsa. Ci saranno il blocco operatorio con due sale, il punto di primo intervento, Potes, l’area diagnostica e di terapia (Tac, radiologia , risonanza magnetica e ambulatori prelievi). E ancora, l’area degenza avrà 23 posti letto per acuti e 10 posti letto per post acuti, un’area diurna e ambulatoriale (ambulatori chirurgici, medici, diagnostici, dialisi e riabilitazione), i servizi territoriali, l’area dei servizi sanitari e non (farmacia e Cup), con un ampio parcheggio.
Nel seminterrato saranno sistemati i parcheggi coperti. Alle risorse già stanziate si aggiunge un altro milione di euro da parte della Regione per le sistemazioni esterne, gli accesi e la rotonda. Da Ciip e ancora dalla Regione 1,2 milioni di euro saranno spesi per la parte tecnologica, acquedotti e fogne. «L’ospedale montano – ha aggiunto oggi il sindaco Adolfo Marinangeli – avrà una influenza su 20 comuni e tre province, parliamo di 20mila persone. La struttura sarà in acciaio, assolutamente antisismica».