Ancona – L’Intelligenza artificiale salverà il mondo. Intanto ad Ancona il concetto innovativo è entrato nel mondo della sanità pubblica grazie allo sviluppo portato avanti dall’ospedale di Torrette e dalla relativa facoltà di medicina dell’Università Politecnica delle Marche. Intelligenza Artificiale che si basa su due filoni principali, ossia l’ibridazione dei processi e delle culture sanitarie, e il valore delle prestazioni erogate.
Il policlinico di Torrette è già proiettato al futuro in questo senso e rappresenta il punto cardine di una strategia che dovrà coinvolgere anche il territorio. Un filo comune che andrà a legare percorsi diagnostici, terapeutico-assistenziali mettendo tutto e tutti in rete e il paziente al centro. La presa in carico dei pazienti sarà totale, a 360°, un concetto che va oltre la telemedicina, statico e ormai già vecchio. Nella presa in cura dei pazienti ognuno farà la sua parte, dal genetista al biologo, dal fisico al chimico, passando per l’ingegnere molecolare, l’informativo e tutta la galassia medica ovviamente. La prospettiva figurata è questa: il paziente fermo al centro e le figure professionali che girano intorno a lui. Oltre alla cultura futuristica c’è anche la pratica.
A Torrette sono già in funzione due sale operatorie ibride a disposizione dell’unità di ritmologia guidata dal professor Antonio Dello Russo; molto presto, inoltre, il blocco operatorio si doterà di due sale ibride per tutte le specialità chirurgiche. Il prossimo mese, parlando di diagnostica, verrà inaugurata la nuova Rmn pet ibrida che si andrà ad aggiungere alla Tac pet ibrida. Partirà nel prossimo anno accademico della Politecnica un nuovo corso di laurea, in lingua inglese, in medicina a cui i candidati potranno unire una seconda laurea in ingegneria biomedica.
C’è poi il concetto dell’Intelligenza Artificiale al tempo del Covid e l’azienda Ospedali Riuniti in tal senso ha presentato, esattamente un anno fa, ‘RicovAI-19’ (Ricovero Ospedaliero con strumenti di Artificial Intelligence nei pazienti con Covid19). Si tratta del primo ‘studio pilota’ di fattibilità dell’uso di un sistema basato su Intelligenza Artificiale per monitorare i parametri del paziente affetto da SARS-CoV2.
Le tecnologie sviluppate per il progetto consentono di analizzare in tempo reale molteplici parametri clinici dell’utente positivo o con sintomi da Covid (temperatura corporea, pressione arteriosa, saturazione dell’ossigeno e frequenza respiratoria), di calcolare il cosiddetto Indicatore di Stabilità Clinica e trasmettere i risultati tempestivamente ai medici. RicovAI-19, oltre a ridurre gli accessi ai pronto soccorso, si pone l’obiettivo di ripensare l’assistenza medica da remoto e in generale il modello di sanità sul territorio.