Rimini – Settantacinque anni fa la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite ha iniziato a lavorare sulle foreste riconoscendone l’enorme potenziale non solo per gli esseri umani, la fauna, la flora e l’ambiente, ma anche per le città. Con la piantumazione di 75 alberi a San Marino, l’Unece nei giorni scorsi ha ribadito proprio questo: il suo impegno a sostenere i Paesi nel rendere le città più verdi, sostenibili e resilienti. Questa piccola foresta collega vecchi e giovani, consentendo alle generazioni di oggi e di domani di vivere in un ambiente urbano più sano. Come tutte le foreste urbane, questa piccola foresta di San Marino sarà un’oasi di biodiversità con impollinatori locali come farfalle e api, oltre a coleotteri, lumache e rane.
Pionieristicamente ideata da Akira Miyawaki, un botanico giapponese, la rapida rigenerazione di foreste su terreni danneggiati, piantando giovani specie autoctone vicine tra loro, permette di sviluppare ecosistemi maturi in soli 20 anni, contro i 200 anni necessari per il recupero di una foresta. Grazie a una generosa donazione alla Repubblica, i 75 alberi piantati in occasione della sessione del Comitato Unece sullo sviluppo urbano, l’edilizia abitativa e la gestione del territorio, ospitata a San Marino nei giorni scorsi, fanno ora parte del paesaggio sammarinese.
“Le foreste e gli alberi urbani sono una soluzione fondamentale basata sulla natura per molte delle nostre sfide più difficili – ha dichiarato Paola Deda, direttore della Divisione foreste, territorio e abitazioni dell’Unece – Gli alberi urbani creano spazi urbani più sani, silenziosi, freschi e a risparmio energetico. Contribuiscono a mitigare gli impatti negativi del cambiamento climatico assorbendo fino a 150 kg di anidride carbonica all’anno e migliorando la nostra salute fisica e mentale. Le foreste urbane e gli spazi verdi aumentano la biodiversità urbana e contribuiscono alla sicurezza alimentare fornendo alcuni degli alimenti più nutrienti”.
Il bosco è stato piantumato dall’Azienda autonoma di Stato per i Lavori Pubblici e si compone di 75 differenti alberi. Le piante e gli arbusti (20 roverelle, 16 aceri campestri, 15 lecci, 7 piante di frassini meridionale e 3 di frassino maggiore, 5 carpino nero, 5 gelsi e 4 pioppi) della piccola oasi di biodiversità sono frutto della generosa donazione di Vannino Vannucci di Vannucci Piante di Pistoia. Proprio nei giorni scorsi a San Marino, durante l’83esima sessione del Comitato Unece, è stata firmata la dichiarazione Onu che detta i principi di sostenibilità per architetti, ingegneri e urbanisti.
Testo che diverrà per antonomasia ‘dichiarazione di San Marino’ e traccerà il domani di tutti i professionisti chiamati al complesso ruolo di disegnare il mondo del futuro impegnandoli a garantire abitazioni, infrastrutture urbane e città sostenibili, sicure, sane, socialmente inclusive, climaticamente neutre e circolari. In quei giorni il progettista inglese Lord Norman Foster ha ricevuto dagli dai Capitan Reggenti, Maria Luisa Berti e Manuel Ciavatta, alla presenza di tutto l’ordine degli ingegneri e degli architetti della Repubblica di San Marino, l’onorificenza di Cavaliere Grande Ufficiale dell’Ordine Equestre di Sant’Agata.