Porto Sant’Elpidio (Fermo) – Oggi più che mai le città hanno bisogno di luoghi di aggregazione, soprattutto per i giovani. La pandemia ha costretto tutti all’isolamento, al distanziamento, ma è tempo di tornare a socializzare, partecipare, a condividere esperienze, ma non soltanto sui social. E’ urgente tirare fuori i giovani dal mondo virtuale. Una città smart non può non essere realizzata anche in questa direzione.
«E’ fondamentale, soprattutto in questo momento storico che stiamo vivendo – ha ribadito più volte anche il sindaco di Porto Sant’Elpidio Nazareno Franchellucci – rendere sempre più protagonisti i giovani del loro futuro cercando di realizzare ed attuare misure in grado di trasformare davvero il Paese, partendo dalle loro idee. L’obiettivo è identificare i bisogni sociali della popolazione giovanile, promuovendo soluzioni e azioni di sviluppo locale, attraverso il loro coinvolgimento diretto nella progettualità».
Ed è in questa ottica che la riqualificazione dell’ex teatro Gigli in piazza Garibaldi, chiuso da anni, diventa fondamentale. Ubicato nel cuore del ’borgo marinaro’, fu edificato intorno al 1932. La sua struttura presenta degli interessanti spunti architettonici in stile liberty.
La struttura poteva contenere un alto numero di spettatori e poteva offrire, oltre a proiezioni cinematografiche, la possibilità di mettere in scena spettacoli di vario genere, vista l’ampia profondità del palcoscenico, dai concerti di musica leggera, alle commedie teatrali, o spettacoli di opera lirica, oltre ad altri eventi culturali che per decenni hanno caratterizzato la vita sociale della città. La struttura è stata chiusa al pubblico nei primi anni ’80, lasciata poi in un totale stato di degrado, privando i cittadini di un importantissimo strumento di svago e di cultura. Ma oggi quella struttura vede un nuovo futuro. Diventerà il polo culturale della città.
Oggi, infatti, è riuscita ad acquistare l’ex cineteatro Beniamino Gigli. Sin dal primo mandato aveva iniziato a lavorare alla riqualificazione del centro approvando un importante progetto che coinvolgeva la piazza, via Cesare Battisti e via Principe Umberto. Parte del progetto aveva già visto la luce negli anni passati ma per il suo completamento mancava questo importante tassello che prevede la riqualificazione delle proprietà private, prime fra queste il recupero dell’ex cine teatro Beniamino Gigli, immobile assoggettato a vincolo storico da parte della soprintendenza.
L’acquisto dell’immobile era un passaggio chiave per portare avanti il progetto e ciò è avvenuto per un importo pari a 3.353.741,65, iva inclusa. Alla cifra si arriva con gli investimenti per la biblioteca e la sala polifunzionale del primo piano (2.013.000,00 euro), la parte commerciale (1.065.060,00), due aree esterne (la prima per un importo di 144.410,18 euro e la seconda per 10.529,82 euro). A questi vanno aggiunte le spese notarili, imposte e tasse del primo e secondo atto pari a 120.742,65. L’importo complessivo, dunque, ammonta a 3.353.741,65 cui va decurtato la caparra versata nel 2018 pari a 390.000 euro.
A rendere possibile l’investimento è il mutuo contratto con l’istituto per il Credito Sportivo anziché con Cassa Depositi e Prestiti il Comune di Porto Sant’Elpidio, partecipando al bando ICS “Cultura Missione Comune” ha avuto l’opportunità di beneficiare di contributi in conto interessi per tutta la durata dell’ammortamento (25 anni) per un importo totale quantificato in euro 515.555,25.
La giunta ha già approvato un progetto per supportare lo start-up per la creazione del polo culturale, che parteciperà ad uno specifico avviso emesso da Anci e governo centrale, sperando di intercettare finanziamenti che potranno coprire a metà dei 162mila euro, che è il costo del progetto. Al resto penseranno il Comune e l’Amat, partner tecnico.
E’ stato coinvolto anche il polo scolastico ‘Urbani’ i cui studenti potranno collaborare alla progettazione e saranno individuati i referenti dei ragazzi da inserire nella cabina di regia che dovrà seguire l’avvio delle attività giovanili. Così, il superiore sarà destinato alla biblioteca ‘Cuini’, mentre per il piano terra si pensa a un ambiente polivalente, idoneo per concerti, mostre, convention, incontri con artisti delle future stagioni teatrali e in cui è previsto anche un punto ristoro.