Prato – Casa delle Tecnologie Emergenti, Prisma, sperimentazione 5g. La città di Prato corre sempre di più verso un futuro digitale e proprio in questa direzione va la costruzione della rete di telecomunicazioni a banda ultralarga. Per la copertura delle zone a maggiore densità di popolazione, Open Fiber ha investito circa 20 milioni di euro per il cablaggio di 70mila unità immobiliari.
Questo numero è comprensivo di quelle cedute da Estracom in virtù dell’accordo sottoscritto tra le due aziende negli scorsi anni. A oggi sono circa 55mila le unità immobiliari già raggiunte in modalità FTTH: Fiber- to-the-home, cioè la fibra portata fino all’interno di abitazioni, negozi e uffici. Si tratta dell’unica soluzione tecnologica in grado di garantire velocità di connessione fino a 10 gigabit al secondo (10mila megabit al secondo) e sistema di latenza inferiore ai 5 millisecondi.
Chiaramente per la città si tratta di una mole importante di lavori e cantieri aperti e da aprire. Per armonizzare l’intervento di carattere interamente privato e perciò senza alcun esborso da parte dell’ente pubblico, Open Fiber e Estracom hanno sottoscritto con l’assessorato all’Innovazione del Comune di Prato una apposita convenzione mirata a riutilizzare al massimo le infrastrutture esistenti. Non solo.
L’obiettivo è anche quello di snellire l’iter burocratico legato all’elevato numero di istanze autorizzative essenziali per l’esecuzione di ogni singolo progetto. La rete a banda ultralarga che sta sviluppando in città Open Fiber garantisce servizi digitali divenuti ormai di massa in seguito alla pandemia: dal lavoro agile alla didattica a distanza, dalla telemedicina all’industria 4.0, fino alla possibilità di fruire in maniera adeguata all’intrattenimento delle piattaforme streaming.
Una rete già attiva a Prato – ben prima del lockdown – grazie ai partner commerciali di Open Fiber: al momento sono 78 i differenti operatori che stanno «accendendo» i servizi di connettività ultraveloce sulla nuova rete. «Qualora i cittadini vogliano richiedere l’attivazione della fibra – spiegano da Open Fiber -, occorre quindi verificare sul sito openfiber.it la copertura del proprio civico, contattare uno degli operatori presenti sul mercato delle connessioni internet, scegliere il proprio piano tariffario preferito e infine iniziare a navigare ad alta velocità fino a 10 gigabit al secondo».
Da ricordare infine c’è che la città di Prato è interessata dal ‘Piano Italia a 1 Giga’, il progetto di copertura finanziato in gran parte dal Pnrr destinato alle cosiddette aree grigie, zone nelle quali è già presente una infrastruttura a banda ultralarga senza tuttavia previsione di aggiornamento tecnologico da parte degli operatori privati. Open Fiber, del bando pubblico varato da Mise e ministero della Transizione digitale, si è aggiudicata tra gli altri il lotto toscano.
Già censite le aree e 1700 abitazioni
I lavori per portare la rete dovranno iniziare entro la fine dell’anno A proposito del ‘Piano Italia a 1 Giga’ le unità immobiliari dove intervenire censite nella provincia di Prato o al confine col nostro territorio sono circa 1700, dislocate in vari quartieri della città. Tra questi troviamo Figline, Cerreto, Casale, Caserane, Mazzone, Capezzana, Le Vanne e Santa Lucia. I lavori – così come prescritto dal Piano Italia a 1 Giga – dovranno partire entro il 2022.