Pistoia – Sull’hub del riciclo tessile non si torna più indietro. Alia ha ufficialmente presentato alla Regione Toscana la richiesta di valutazione di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale del futuro impianto di via di Baciacavallo a Prato che interesserà anche il comparto tessile della nostra provincia. Cosa significa?
Che Alia ha presentato una serie di studi ambientali agli uffici della Regione e adesso chiede ai tecnici fiorentini se sono sufficienti o se si dovrà procedere con una ulteriore Valutazione di impatto ambientale. Nel caso di responso positivo, cioè che non servirà la Via, allora Alia potrà subito procedere con lo step successivo, cioè la richiesta di permesso a costruire e di entrata in esercizio dell’impianto. Se invece servirà la Via allora i tempi si allungheranno.
Diciamo che entro tre mesi la Regione dovrebbe dare una risposta sulla necessità o meno di Via. Poi se si dovesse procedere con la Valutazione di impatto ambientale allora serviranno altri quattro mesi di procedimento. Da Alia, nell’ottica di velocizzare l’iter autorizzativo e di messa a gara dell’impianto, si augurano che non ci sia bisogno della Via. Anche alla luce della risposta positiva del ministero sul finanziamento della parte innovativa dell’hub del riciclo tessile, cioè la macchina per la cernita degli abiti usati tramite lettore ottico a infrarossi.
Il progetto di Alia è arrivato secondo in Italia, e si è assicurato un finanziamento da 3,5 milioni di euro, su un piano che ha un costo di 18,9 milioni. Per potersi garantire questi fondi Alia sarà costretta a una corsa contro il tempo, perché entro il 2026 l’hub dovrà essere costruito, in funzione e rendicontato. Un processo per niente banale, se si pensa che l’hub dovrà nascere in una porzione oggi occupata dal campo sportivo Comunale del Paperino San Giorgio che si trasferirà nel nuovo impianto di via Lille non appena pronto.
I tempi non sono brevissimi, così come dovrà essere affrontata tutta la parte burocratica della cessione del terreno ad Alia da parte del Comune. Scongiurare l’assoggettamento a Via rappresenterebbe per Alia una velocizzazione strategica per rispettare i tempi del Pnrr. Il presidente Nicola Ciolini ha sempre ribadito che l’hub si farà a prescindere dal finanziamento del piano nazionale di ripresa e resilienza, in quanto strategico per la gestione della nuova normativa sulla raccolta differenziata del tessile e perché il tessile è una delle frazioni più inquinanti in Toscana.
Ricordiamo che l’impianto si estenderà per 7.500 metri quadrati: una porzione servirà per lo stoccaggio degli indumenti raccolti porta a porta sul territorio, un’altra per ospitare l’innovativo macchinario per la cernita degli abiti usati e infine uno spazio sarà destinato ad uffici. L’altra certezza intorno all’hub è quella che l’impianto si farà in via di Baciacavallo.
Troppi rifiuti abbandonati. «Ogni notte da furgoni vengono scaricati balle di scarti tessili»
Ancora proteste per l’abbandono di rifiuti tessili. Una delle zone più colpite è quella della via Montalese. Come dicono i residenti i cassonetti che si trovano lungo questa strada vengono presi d’assalto dai «soliti ignoti» che nella notte scaricano grandi quantità di rifiuti tessili. «Un problema – dicono – più volte segnalato alle autorità, ma che continua con cadenza quasi quotidiana».