Una storia di centocinquant’anni da leggere, vivere, ascoltare, approfondire e consultare in modo agile e immediato. E’ quella del Carnevale di Viareggio, raccolta nell’archivio storico alla Cittadella. Un luogo unico, in cui sono conservati e custoditi preziosi documenti, testimoni diretti della tradizione. Un patrimonio di materiali che attualmente in corso di digitalizzazione e catalogazione. Il Museo del Carnevale si è dunque arricchito di un spazio fisico e digitale deputato alla ricerca e alla valorizzazione di un patrimonio unico nel suo genere. La collezione dei documenti unisce i materiali già di proprietà della Fondazione Carnevale, con il fondo archivistico ’Carnevale di Viareggio 1847-2008’ del Centro documentario storico ’Francesco Bergamini’, che l’amministrazione comunale ha affidato in comodato alla Fondazione, per creare un unico luogo in cui raccontare i 150 anni di storia e non solo.
L’archivio storico del Carnevale è uno spazio aperto ai più disparati obiettivi. Per gli studiosi e appassionati sarà possibile consultare tutto il materiale a disposizione, dai regolamenti e dagli inviti dei veglioni e delle feste carnevalesche di fine Ottocento nel teatro cittadino, alla rassegna stampa che già all’inizio del Novecento era copiosa ed interessante nel narrare l’evoluzione dell’arte di fare Carnevale. E poi ancora i verbali dei consigli di amministrazione dei comitati carnevale, digitalizzati con una identificazione anche tematica, che invece sono il racconto puntuale di tutte le idee, le invenzioni e le vicissitudini che il Carnevale ha sperimentato in quasi 150 anni di storia.
Un mare magnum nel quale navigare su rotte sicure grazie al certosino lavoro di catalogazione, che a breve consentirà agli specialisti del settore di riesumare fatti e testimonianze di interesse storico e antropologico, e ai semplici amanti della manifestazione di arricchire e impreziosire le proprie conoscenze sul Carnevale che proprio il prossimo anno taglia il traguardo dei 150 anni dalla prima edizione. Nell’archivio è conservata inoltre la collezione completa di tutte le riviste del Carnevale. Quella «Viareggio in Maschera» che nel 1921 vedeva la luce per iniziativa di Giuseppe Giannini e che, ancora oggi, è testimone delle opere allegoriche e della genialità dei maestri costruttori. Speciali cassettiere, organizzate cronologicamente, raccolgono oltre 3mila bozzetti originali, dal 1948 a oggi, conservati con materiali speciali per preservarli nel tempo.
Tutto il patrimonio storico e archivistico è al centro del progetto di digitalizzazione, inventariazione e catalogazione. Per rendere consultabile a vari livelli, dalle scolaresche, agli appassionati, dagli studenti universitari agli studiosi, è stato creato uno specifico database per tutti i materiali: fotografici, documentali, filmati e audio originali. Per ogni elemento è stata creata una schedatura completa con tutti i riferimenti storici, archivistici e contenutistici. La struttura digitale del materiale contenuto in archivio consente più livelli di ricerca: da una ricerca semplice ad una avanzata per categoria di materiale, autore, anno, tema ed una cronologica.
Insomma, chiunque consulti l’archivio si può muovere a colpo sicuro in base alle proprie esigenze. E dal momento che, specialmente nel caso di ricerche elaborate, la comodità è un fattore importante, una particolare attenzione è stata dedicata alla grafica e alla semplicità della ricerca per permettere anche agli utenti non esperti di poterne usufruire e di muoversi all’interno di questa enorme massa di dati. Il lavoro di digitalizzazione ha già permesso di rendere fruibili molte diapositive, pellicole e negativi con immagini inedite e scatti suggestivi dei carri del passato in costruzione e dei momenti delle sfilate. Un percorso attualmente in fieri che, una volta completato, permetterà di accedere a un vasto materiale su una delle manifestazioni più importanti d’Italia in pochi, comodi passi.
Il supporto del Comune e l’aiuto dei privati. Appello alla cittadinanza per accedere a fondi familiari legati al mondo di Burlamacco
Il Comune ha fatto la sua parte per l’allestimento dell’archivio storico, donando tutto quanto in suo possesso e affidando in comodato d’uso alla Fondazione il ricco fondo archivistico ’Carnevale di Viareggio 1847-2008’, di proprietà del Centro documentario storico ’Francesco Bergamini’. La struttura dell’archivio digitale è studiata appositamente per agevolare il lavoro degli studiosi, permettendo di muoversi su più livelli di ricerca: da una ricerca semplice ad una avanzata per categoria di materiale, autore, anno, tema ed una cronologica. Un’oasi di sapere ora a portata di clic. Un fiore all’occhiello dell’archivio storico è la ricca collezione di oltre 3mila bozzetti originali, sistemati in speciali cassettiere, organizzate cronologicamente, e conservati con materiali speciali per preservarli nel tempo.
Lo speaker recupera le vecchie canzoni
I criteri scelti dalla direttrice Roberta Martinelli per catalogare i documenti raccolti, sono quelli del Ministero dei Beni Culturali. L’archivio è stato pensato dall’architetto Velia Bartoli, che ha optato per la soluzione innovativa di stipare le librerie al centro del locale in modo da garantire la massima illuminazione possibile all’ambiente. Per la parte musicale, la Fondazione si è avvalsa dell’aiuto dello speaker ufficiale Daniele Maffei, che ha lavorato per recuperare testi e spartiti originali delle vecchie canzoni del Carnevale.