Bologna è stata, per due giorni, capitale mondiale dell’e-learning, la formazione a distanza. L’8 e il 9 settembre scorsi ha fatto tappa sotto le Due Torri Ilias Conference, il principale appuntamento internazionale itinerante dedicato alle tecnologie per l’apprendimento a distanza dall’e-learning al deep-learning.
I professionisti dell’e-learning più avanzato si sono dati appuntamento a Fico per una due-giorni di altissimo profilo sulle tecnologie per la formazione.
Tanti, e molto diversi, i temi sul tavolo. Tutti, però, hanno messo in evidenza l’importanza dei sistemi evoluti di apprendimento a distanza. Scuola, università, aziende e pubblica amministrazione richiedono tecniche e professionalità specifiche per adeguare i moduli formativi al mercato globale, alla scelta multilingue, alle possibilità consentite da intelligenza artificiale, realtà aumentata e telepresenza.
Le piattaforme tecnologiche open-source – come quella promossa dalla Fondazione tedesca ILIAS – consentono la più alta personalizzazione delle funzionalità, sviluppando soluzioni sartoriali affidabili ed efficaci grazie alla possibilità del data analysis, con adeguate garanzie di sicurezza e di protezione della privacy che le rendono ideali per ogni utilizzo. Dalla formazione scolastica alle comunicazioni strategiche militari, passando per il training tecnico sull’uso delle macchine automatiche.
L’apertura dei lavori è stata affidata all’assessore regionale Paolo Calvano (nella foto). “Come Regione – ha affermato – abbiamo sempre cercato, nella nostra storia istituzionale, di essere al passo con i tempi, prendendo seriamente in considerazione le innovazioni tecnologiche in grado di farci lavorare meglio, in modo più sicuro ed efficiente”.
Ora la sfida “si è fatta molto complessa, evidenziando la necessità di competenze verticali specifiche, sia a livello gestionale per quanto riguarda scelte e investimenti, sia tra gli operatori, per massimizzare e sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalla tecnologia e dal digitale”.
Rendere l’e-learning inclusivo è la prossima frontiera, specie nei Paesi dove l’apprendimento a distanza è più evoluto, e a questo tema sono state dedicate apposite sessioni della conferenza.
C’è poi il tema della sovranità digitale, legata soprattutto all’analisi e alla raccolta dei dati delle piattaforme tecnologiche. Oggi tutta la comunicazione digitale europea passa da ‘nodi’ – soprattutto americani come Google o Amazon, per esempio – e l’Europa ha bisogno di poter tutelare maggiormente i dati relativi alle abitudini di vita, di consumo e di relazione dei suoi cittadini, senza che vengano dispersi in altre realtà geopolitiche eo utilizzati per scopi indefiniti oppure non concordati.
Roberto del Mastro, ceo di OC Group, società partner della Fondazione Ilias, che ha curato l’organizzazione dell’evento, ha tirato le fila dell’iniziativa: “A Bologna abbiamo avuto un confronto professionale di alto profilo, partendo da Realtà Virtuale, Neuroscienze, data analysis, coaching, machine learning e deep-learning. Con particolare attenzione alla protezione dei dati e all’abbattimento di tutte le barriere, culturali, linguistiche, di genere o legate alle disabilità”.