Carpineti (Reggio Emilia) – Un modello di filiera corta sostenibile in grado di valorizzare risorse locali, generando ricadute positive e ambientali sul territorio. È l’obiettivo dell’operazione industriale di E80 Group dell’istrionico imprenditore ’cowboy’ Enrico Grassi, il quale ha aperto il nuovo polo produttivo Gor.Far a San Prospero di Carpineti, nell’Appennino reggiano.
È l’ultimo di una “costellazione” di stabilimenti, nati dalla riqualificazione di strutture già esistenti, che negli ultimi anni hanno trasformato “la valle della meccatronica” reggiana in un’eccellenza di livello mondiale. Un investimento complessivo da 20 milioni di euro, per ristrutturare e organizzare uno stabilimento ormai in disuso di 12mila mq, dove a regime lavoreranno oltre 100 nuove risorse, soprattutto giovani, che verranno assunti.
La nuova divisione di Carpineti permetterà, a pieno regime, di raddoppiare la capacità produttiva di veicoli automatici a guida laser (Agv e Lgv) realizzati del Gruppo – multinazionale tra i leader di mercato nella progettazione e installazione di soluzioni intralogistiche automatizzate e integrate per imprese produttrici di beni di largo consumo. Oltre all’importante impatto produttivo, economico e occupazionale nell’area della montagna, lo stabilimento genererà un ritorno positivo su più fronti dal punto di vista della sostenibilità ambientale, evitando nuovo consumo di suolo grazie al recupero di uno stabile in disuso e garantendo così l’autosufficienza energetica dell’impianto grazie ai pannelli fotovoltaici installati su tutta la struttura.
«Queste operazioni di riqualificazione fanno bene al nostro territorio e alle persone perché migliorano l’ambiente e creano occasioni di lavoro – illustra Mimmo Costetti, fondatore e socio di Gor.Far. e Lgv Unit director di E80 Group –. Nei prossimi mesi partirà l’assunzione di un centinaio di figure specializzate nella saldatura manuale eseguita con modernissime attrezzature auto-aspiranti per la massima tutela della salute, nella programmazione di centri di lavoro, presse piegatrici e tagli laser a Cnc di ultima generazione degli Lgv di E80 Group che compongono il parco macchine di questo nuovo stabilimento. Parliamo di sistemi che vengono poi installati negli impianti di clienti di tutto il mondo».
E80 Group forma i propri talenti in casa, dando la possibilità a tanti giovani di trovare lavoro appena usciti dalle scuole superiori. «Stiamo finanziando all’interno dell’Istituto professionale Nelson Mandela di Castelnovo ne’ Monti, la ristrutturazione del laboratorio di saldatura e progettando percorsi di formazione dedicati», spiega Costetti. Senza dimenticare che l’opera è anche di rigenerazione ambientale.
«Qui c’era un opificio vetusto da tempo dismesso che era divenuto un ingombrante fardello ambientale. Ora invece sorge un modernissimo stabilimento che segna una nuova fase di rilancio socio-economico della nostra comunità», spiega Tiziano Borghi, sindaco di Carpineti. Il nuovo stabilimento dedicato alla produzione dei veicoli a guida laser lavorerà in sinergia coi poli produttivi già esistenti come quello di Villa Minozzo, E80 Group LGV’s Carpentry, inaugurato nel 2018, anch’esso frutto di un’operazione di riqualificazione di un fabbricato di 2.200 mq, e di Fora di Cavola.
Attualmente i due poli impiegano un centinaio di figure professionali. Le componenti meccaniche vengono poi inviate al polo logistico di Rondinara, altri 12mila mq frutto, a loro volta, della riqualificazione di una struttura esistente, l’ex stabilimento Isla Tiles, fermo da oltre vent’anni; qui dove gli Lgv vengono progettati, assemblati e testati prima di essere inviati agli stabilimenti dei clienti. A queste operazioni si aggiunge anche lo stabilimento dedicato ai sistemi robotizzati, dal pallettizzatori ai fasciatori, nato sempre da un’operazione di riqualificazione di uno stabile esistente di oltre 4.000 mq, l’ex Stilfreni a Viano.
Il quadro si completa col polo di Traversetolo (Parma), riservato alla progettazione dei magazzini automatici di 3.000 mq. Il risultato è un network aziendale basato su un criterio di vicinanza geografica: tutte le strutture sono collocate sul perimetro di un “anello” stradale lungo meno 100 km. All’interno di quest’area lavorano circa 700 persone, su un totale di oltre mille dipendenti nelle 14 sedi del Gruppo in tutto il mondo.
«Avremo un controllo qualità maggiore e una drastica riduzione dei tempi di intervento, verificando ’just in time’ tutto il processo. Abbiamo deciso da anni di investire su una filiera corta, dove i fornitori sono partner. Vogliamo restituire valore a questa terra ed essere una risorsa per le comunità che ci abitano, investendo per riqualificare aree e strutture, proponendo progetti di qualità, offrendo opportunità di formazione in grado di valorizzare i giovani, creando occupazione qualificata», le parole di Enrico Grassi e Vittorio Cavirani, presidente e vicepresidente di E80 Group.