Reggio Emilia – Mai come nel 2022 il turismo viaggia anche (se non soprattutto) via internet. E Reggio non vuole essere da meno. Va proprio in questa direzione la realizzazione di una web-app – quindi non scaricabile sul proprio cellulare, ma consultabile direttamente con una rapida ricerca Google – ‘visitareggio.it’, portale contenente schede informative, tradotte anche in inglese, e clip sonore di lettura dei testi sui beni artistici-culturali più importanti della nostra città.
Dalla torre di San Prospero al teatro Ariosto, fino all’enorme (e spesso sottovalutato) patrimonio di chiese e cattedrali che caratterizzano il centro storico, dove la web-app intende focalizzarsi maggiormente.
Inoltre particolare attenzione è stata dati alla storia di palazzi poco conosciuti (anche dai reggiani stessi), con bellissime immagini e descrizioni – per esempio – dei palazzi Patronieri, Spalletti-Trivelli e Linari-Bellei. In generale tutti i contenuti sono corredati da approfondimenti, fotografie e altri materiali. E sono interattivi: attraverso un semplice Qr-code all’entrata di ogni attrazione – da inquadrare col proprio telefonino – si avrà accesso a una vera ‘guida virtuale’ che racconterà ogni angolo della chiesa, del palazzo o del teatro di riferimento.
L’idea è stata realizzata dal Rotary Club reggiano, in collaborazione con Comune, Diocesi e Unimore. E come ribadito da Maurizio Zamboni – presidente del Rotary cittadino – l’ambizione è alta: “La web-app è un atto d’amore verso Reggio per riscattarla da una sorta di senso di inferiorità rispetto a città più blasonate e più dotate di attrattive, perché le cose non stanno esattamente così e questo lo vogliamo dimostrare”.
Sul portale online vengono fatti alcuni esempi: “Sapevate che in Ghiara ci sono un Carracci, un Guercino e un Reni – si legge sul sito riferendosi ai quadri esposti -. O che in Duomo c’è la pala dello Zuccari, senza dimenticare le tantissime chiese aperte solo durante le messe?”.
Concetto ribadito a più riprese anche da Zamboni: “La città ha qualcosa di straordinario, e questo è spesso riconosciuto da chi viene da fuori. A Reggio c’è molta bellezza nascosta”. E non è un caso che l’iniziativa sia stata abbracciata trasversalmente da tutte le istituzioni. Alla presentazione (tra gli altri) c’era anche il prorettore di Unimore Giovanni Verzellesi, l’assessore alla cultura Annalisa Rabitti, monsignor Alberto Nicelli (vicario generale della Dicoesi) e Angelo Dallasta, direttore ufficio beni culturali nuova edilizia.
Ricordiamo che è possibile accedere alla web-app attraverso il link www.visitareggio.it, perfettamente compatibile con cellulari e tablet, oppure inquadrando con lo smartphone il già citato Qr-code, che oltre a essere esposto davanti agli edifici principali da visitare, è consultabile anche allo Iat di via Farini (ufficio informazioni ed accoglienza turistica) e in alcuni punti strategici della città.