Perugia – «Il digitale è la strada vincente per l’Umbria». Parola di Giovanni Giorgetti, Ceo e founder di Esg89 Group, da anni impegnato nell’analisi e nel supporto delle aziende umbre.
Quanto è importante il digitale e a che punto è l’Umbria?
«Il digitale è un processo che non si ferma e ora va di pari passo con la sostenibilità. L’accelerazione, ovviamente, è arrivata con la pandemia. Senza digitale, in quei mesi, saremmo stati isolati. Da allora è stato apprezzato e compreso, senza abusi. C’è anche chi ha investito in showroom virtuali. Per l’Umbria, che è fuori dalle grandi infrastrutture viarie o aeroportuali, il collegamento digitale è fondamentale».
C’è questa consapevolezza?
«L’Umbria ha subito questa accelerazione. Abbiamo un tessuto produttivo fatto di imprenditori non giovanissimi e un territorio fatto anche di tante aree interne. Per questo è necessario che le aziende puntino ad inserire ‘nativi digitali’ negli organici e si lavori per il rafforzamento delle infrastrutture digitali. Solo così l’Umbria potrà diventare il catalizzatore di aziende ma anche di professionisti (come architetti o consulenti ambientali) in grado di lavorare con il mondo, semplicemente dai loro casali di campagna».
C’è un legame tra la dimensione dell’azienda e il grado di digitalizzazione?
«No, non è una questione di dimensione ma di generazione. È necessaria una presa di coscienza. Un imprenditore che oggi può dirsi illuminato è un professionista digitale, sostenibile e globale. Questi tre fattori, se scelti e sposati, permettono il passo in avanti. Entrando nello specifico, per le aziende di grandi dimensioni il digitale diventa anche determinante per la gestione del processo produttivo. Per le medie, o le piccole, è una questione di scelte. Serve uno spirito predisposto, nativi digitali e sensibilità. Il dato è che le aziende piccole e con le donne protagoniste sono le più digitali».
C’è un problema di formazione nell’approccio al digitale degli imprenditori umbri?
«È chiaro che un sessantenne abbia più difficoltà ad approcciare questo mondo, ma è tutto collegato alla prospettiva dell’imprenditore. E un imprenditore troppo ‘tradizionalista’ avrà i giorni contati, perché il digitale contiene i costi».
In questo contesto di crescita, qual è il ruolo delle società ‘benefit’?
«Siamo al momento in uno stato embrionale, ma si tratta di un format che va verso il futuro, legato alla sostenibilità etica. L’obiettivo è quello di produrre reddito per l’azienda, ma anche benefit per chi ci lavora e per gli stakeholders. Oggi non sono ancora molte, ma gli imprenditori che vorranno lasciare il segno sul territorio dovranno approcciare a questo tipo di società».
Società impegnata in relazioni B2B. Obiettivi: generare relazioni, diffondere conoscenza e creare valore inclusivo
Esg89 è una società impegnata nello sviluppo di relazioni B2B. La vision del gruppo si basa su tre principi fondamentali: generare relazioni, diffondere conoscenza e creare ‘valore sostenibile e inclusivo’. Obiettivi in linea con l’attuale sentiment economico nazionale e internazionale. Giovanni Giorgetti, Ceo & Founder di ESG89 Group crede nella forza della Corporate Communication.