Bologna – Ultimi ritocchi all’organizzazione del corso-concorso che formerà nuovi tecnici esperti in cybersicurezza. “È il primo progetto del genere in Italia, e partirà a gennaio”, afferma Massimo Bugani, assessore all’agenda digitale di Palazzo d’Accursio.
Il corso, della durata di due anni, formerà figure professionali altamente specializzate che saranno assunte, a tempo indeterminato, dagli enti locali. Il numero di tecnici richiesti dai Comuni dell’area metropolitana – e anche dalla Regione – è, per ora, dodici. “Di questi, tre saranno assunti dal Comune di Bologna”, anticipa Bugani.
Chi supererà il corso, aggiunge l’assessore, “riceverà anche la certificazione dell’Agenzia nazionale per la cybersecurity, specializzazione riconosciuta a livello nazionale”.
L’esperto in cybersicurezza “è una figura che sarebbe stata necessaria all’interno del Comune già da qualche anno”, commenta Bugani. Soddisfatto per un risultato “che abbiamo perseguito fin dal primo giorno del mandato”.
Il tema della cybersicurezza è quanto mai attuale. E non riguarda soltanto gli enti pubblici, ma anche il settore privato. Secondo i calcoli del Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica, nel 2021 i danni da cyber attacchi “sono stimati in 6mila miliardi di dollari”.
In Italia, rileva l’analisi del Security Operations Center di Fastweb integrata nel rapporto Clusit, nel 2021 “si sono registrati oltre 42 milioni di eventi di sicurezza, con un aumento del 16% rispetto al 2020”.
Quello della cybersicurezza “è un tema cruciale, di oggi e di domani, e la figura di tecnico esperto in materia è già richiestissima a tutti i livelli”, afferma Bugani. Che sottolinea il lavoro condotto in questi mesi “con l’assessore regionale Vincenzo Colla, gli Its (Istituti tecnici superiori), i ministeri dell’Innovazione tecnologica e dell’Istruzione, e Lepida, grazia al coordinamento di Serse Soverini”, deputato uscente del Pd, esperto dei temi education e digitale.
Il Comune sta preparando la delibera con cui si impegna ad assumere tre dei diplomati al corso-concorso. “Stessa cosa dovranno fare i Comuni dell’area metropolitana, anche quelli che, non avendo possibilità di fare assunzioni, usufruiranno del servizio attraverso Lepida, che assumerà una parte dei diplomati”.
Per preparare i nuovi tecnici specialisti in sicurezza informatica per la pubblica amministrazione si parla di “moduli formativi di 2mila ore – spiega Soverini – di cui 1.200 in aule e laboratori e 800 nelle amministrazioni pubbliche, dagli enti locali ai ministeri”. Ad oggi si stima che il settore della cybersicurezza possa richiedere, nei prossimi anni, “circa 100mila posti di lavoro”.
Vista la delicatezza del tema, Bugani non ha dubbi: “Sono certo che in questo settore il nuovo governo agirà in continuità con quanto operato dai ministri Colao e Bianchi”.
“Siamo felici di fornire il nostro supporto allo svuluppo degli Its – aveva affermato Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale –, perché aggiungono un ulteriore tassello alle misure che stiamo mettendo in campo per colmare il gap tra domanda e offerta di competenze digitali”.